Massimo Paolucci negli ultimi giorni è stato protagonista della cronaca politica. Il suo ritiro dal Partito Democratico, da alcuni criticato e da altri appoggiato, ha fatto discutere moltissimo. Ed è proprio durante tutte le polemiche, che hanno accompagnato la sua “fuga”, che si è svolto il convegno da lui organizzato, “Sprofondo Sud”. Un dibattito sull’utilizzo dei Fondi europei 2014/2020, che devono essere una vera occasione per ripartire, sia per il Sud che per tutta l’Italia. Al convegno oltre Paolucci, che n’è stato l’organizzatore, è intervenuto Massimo D’Alema, a moderare c’era il Direttore del Mattino, Alessandro Barbano, assenti invece i Presidenti della Regione Abruzzo e Calabria, Luciano D’Alfonso e Gerardo Maria Olivero. L’inizio del dibattito, chiaramente, è stato incentrato sul ritiro di Massimo Paolucci da PD, il direttore del Mattino, infatti, l’ha intervistato riguardo questa scelta, che per molti è stata un vero e proprio shock. L’onorevole ha ribadito le motivazioni, che aveva già esposto in una lettera inviata ai quotidiani nazionali: «E’stato un gesto d’amore per il partito, il vero problema attuale è la natura, che sta assumendo il partito, io non posso rispondere ad altri».
Paolucci dopo aver risposto alle domande del direttore, ha poi voluto passare al tema centrale dell’incontro, i fondi europei. Spiegando che fino a questo momento c’è stata una pessima gestione di questi fondi, spesi e utilizzati male. «C’è un vero problema di coordinamento di questa spesa, il Sud ha speso male i fondi e lo Stato ha smesso d’investire al Sud. Si sono sostituiti gli investimenti nazionali, con i fondi europei, e questo è stato un gravissimo errore. Non si può pensare di utilizzare soltanto i fondi europei per salvare questo Paese. Purtroppo bisogna dire, che tutto ciò dipende soprattutto da una cattiva gestione da parte del Governo. Se una Regione non spende i fondi deve essere commissariata subito, non si può rimanere a guardare. I soldi devono restare al Sud, deve essere un vincolo territoriale».
L’ex del PD ha poi continuato la sua spiegazione, accusando il centro-destra campano, di aver utilizzato i Fondi europei per farsi la propria campagna elettorale: «I Fondi Euopei, inoltre, non devono essere il bancomat per farsi una campagna elettorale. Io un po’ di tempo fa ho denunciato l’utilizzo da parte di Caldoro, di fondi destinati all’istruzione per compare un milione di tablet agli studenti, una vergogna, se pensiamo alla situazione in cui versano le scuole campane, dopo la mia denuncia, i tablet sono diminuiti a sessantamila».
Un’altra accusa, che non poteva mancare, viste le numerosissime polemiche, ha riguardato la metropolitana di Napoli. E’inammissibile, secondo Paolucci, ma è un’opinione largamente diffusa, che tutti i fondi siano stati utilizzati per costruire una metropolitana spettacolare, definita la più bella d’Europa, che però ha un numero di treni ridotto. «Abbiamo speso tutti i soldi per fare una metropolitana bellissima e, ora non ci sono più i soldi per i treni, un paradosso». L’intervento è stato lungo ed esplicativo, durante il Convegno regalavano anche un libricino, scritto dallo stesso Paolucci, che dovrebbe essere un vademecum per un corretto utilizzo dei Fondi. Corretto utilizzo che, ha concluso l’onorevole, deve essere il momento per far ripartire il Sud e con lui, tutta l’Italia.