Ai microfoni di Radio Club 91, ospite della trasmissione “Dentro i fatti” condotta da Samuele Ciambriello, l’imprenditore partenopeo Gianni Lettieri.
Lei ha scritto un libro, “L’imprenditore scugnizzo”, sintetizzando un po’ la storia della sua vita…
«Esattamente. Racconta la mia storia. Ho voluto dare un messaggio ai ragazzi della nostra città. Ho vissuto alla Duchesca fino a diciannove anni, quando ho cominciato a lavorare, e a vent’anni mi sono sposato. Il messaggio è questo: se ce l’ho fatta io, ce la può fare chiunque; l’importante è porsi un obiettivo, perseguirlo con determinazione e crederci sempre».
Come mai questa sua passione civile per la politica?
«Più che passione civile per la politica, è passione per la mia città. Ho a cuore i ragazzi. Ricordo le mille difficoltà che ho affrontato nella mia vita lavorativa, quando ho incontrato la camorra per la prima volta avevo ventitré anni e due figli. Io non mi rassegno al destino di Napoli in quanto credo sia una città con delle potenzialità enormi ma sfortunata perché passiamo da una pessima amministrazione ad un’amministrazione che è una tragedia, oserei dire. Chiunque viene a Napoli ha un’idea: diventare Sindaco della terza città d’Italia e poi andar via per diventare magari Presidente del Consiglio, Ministro… »
Rispetto a tanti che si sono candidati come Sindaco di Napoli o Presidente della Regione Campania e dopo aver perso se ne sono andati, lei è rimasto lì come testimone autorevole a fare opposizione a De Magistris…
«Faccio opposizione a De Magistris perché rispetto quel 44% di napoletani che mi ha votato».
In questi quattro anni De Magistris, come un grande allenatore, ha mandato via ventidue Assessori. Perché crede non sia andato d’accordo con loro?
«Perché De Magistris non fa le squadre pensando ai problemi da risolvere ma pensando al consenso e a quei pochi voti che deve prendere in Consiglio comunale per cercare di mantenere quella maggioranza che ormai non ha più. Non credo lui sia né allenatore, né leader. Fa le cose in estemporanea, senza pensare al bene della città. Io cambierei un Assessore per competenza, non per accontentare qualcuno».
Lei vuole ripresentarsi l’anno prossimo per fare il Sindaco di Napoli?
«Più che candidarmi come Sindaco, io credo di avere le soluzioni per la città. Quattro anni fa dicevo che il Comune fosse in dissesto, che bisognasse mandare i rifiuti all’estero e che ci volesse una legge speciale. Queste le cose più importanti».
Lettieri, infine, conclude parlando di De Luca e della scelta degli Assessori: «De Luca è uno che sa amministrare. Non è un avversario semplice e si è visto alle Primarie. Comunque se la giocano tutti; credo sia una partita ancora aperta. Per quanto riguarda invece la scelta degli Assessori, sia a livello comunale che regionale, si deve tener conto della competenza. Alla Regione questo è stato fatto ma non mi pare sia avvenuto lo stesso al Comune di Napoli».