“Nonostante il risultato delle primarie siamo ancora pienamente in campo. E’ necessario, però, rinnovare il Partito Democratico. Discuterò di questo con Vincenzo De Luca, con cui lavorerò nei prossimi due mesi per costruire un programma di forte innovazione per la Campania”. Lo ha dichiarato l’eurodeputato Pd Andrea Cozzolino ieri all’Hotel Terminus di Napoli, prima tappa del tour delle province campane che svolgerà nei prossimi giorni. Presenti, tra gli altri, alla conferenza svoltasi nella sala Positano, anche la deputata Valeria Valente, il consigliere regionale Antonio Marciano, il consigliere comunale di Napoli Antonio Borriello, Nicola Corrado ed Enzo Ruggiero.
La sconfitta alle primarie dello scorso primo marzo brucia ancora – è evidente – ma l’europarlamentare piddino non intende lasciare la scena. Anzi, si è proposto come mediatore con Sel, che ha chiuso le porte a Vincenzo De Luca, e con le forze moderate che non vogliono sostenere Stefano Caldoro. Attacca la Legge Severino e non risparmia un passaggio sul “forte radicamento a Salerno” del vincitore delle primarie.
Cosa può chiedere e pretendere la Campania dall’Europa?
“Le ragioni che mi tengono impegnato nella campagna elettorale sono innanzitutto ragioni che riguardano la Campania, lo stato in cui versa la Regione che richiede uno sforzo enorme da un punto di vista delle Istituzioni europee e nazionali, e io sono qui per continuare a dare un contributo sui temi su cui ci siamo caratterizzati nel corso della campagna delle primarie. Dalle ecoballe di Giugliano al piano straordinario degli investimenti pubblici, al tema dell’utilizzo dei fondi europei. Voglio dare un contributo sui temi che hanno caratterizzato la campagna elettorale, anche per rendere il Pd un partito più aperto, moderno e dinamico. In questi mesi ho visto tante cose che non mi hanno convinto, e su questo intendo dare battaglia. Rinnovare e cambiare il partito democratico anche perché questa sarà la forza fondamentale con la quale ci presenteremo all’appuntamento elettorale e cercheremo di conquistare la fiducia dei cittadini della Campania”.
Ci sarà un’unione di intenti con Vincenzo De Luca in vista delle regionali?
“Come ho già detto nelle precedenti interviste, discuterò con Enzo di queste cose, ci intenderemo. Dobbiamo, però, mettere in sicurezza il risultato elettorale, sia dai dai meccanismi perversi della Severino, sia dalle questioni relative a vicende politiche. Non possiamo andare in campagna elettorale in una situazione di solitudine. Dobbiamo lavorare per costruire intorno alla candidatura uno schieramento di forze politiche in grado di contrastare il centrodestra e inaugurare una nuova stagione politica”.
Il coordinatore regionale di Sel per la Campania, Salvatore Vozza, ha detto che non ci sono le condizioni per un’alleanza se c’è De Luca come candidato. Lei che ne pensa di questa spaccatura?
“Io spero che non ci siano pregiudiziali da parte di nessuno. Noi dobbiamo lavorare per costruire una larga coalizione. Intendo dialogare io direttamente con Sel e con tutte le forze di sinistra, ma anche con le forze moderate che fanno fatica a votare per Stefano Caldoro. Non possiamo consentirci il lusso di andare in campagna elettorale in splendida solitudine. Da soli non si vince questa battaglia pur avendo un candidato forte come ha dimostrato alle primarie, con un grandissimo radicamento soprattutto a Salerno perché poi il risultato è stato molto più aperto in tutte le altre province. Quindi io sono qui per dare una mano, perché, come ho sempre detto, per me è prioritario battere il centrodestra e inaugurare una nuova stagione del centrosinistra al governo della Regione”.
Questo significa anche che presenterà una sua lista personale?
“Sono tutte cose che ho sento dire, sono false, non ho mai pensato di presentare liste o avere candidati particolari. Io intendo dare un contributo alla battaglia. E’ evidente che se fossi stato candidato presidente, avrei presentato la lista “Campania Insieme”, che sarebbe stata la lista non solo del candidato presidente. Sosterrò il Pd e i candidati del Pd. Poi se De Luca ha bisogno di costruire uno schieramento civico più largo, sono pronto a dare una mano, ma non ho mai parlato di liste personali”.