“La Casa di Arianna e la Via degli Augustali” e la “Valentia romana” saranno i temi di un doppio appuntamento ideato e organizzato dal Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani dell’Università Suor Orsola Benincasa diretto da Umberto Pappalardo. In cattedra ci sarà un relatore d’eccezione: Albert Ribera i Lacomba, direttore degli scavi archeologici della città di Valencia, uno dei massimi esperti internazionali di Pompei.
Si parte Martedì 28 Aprile alle 18.30 nella suggestiva cornice enogastronomica del “FOUR SEASONS Food&Wine” di Pompei con un incontro dedicato a “La Casa di Arianna e la Via degli Augustali”, che ricostruirà la lunga esperienza di ricerca di un gruppo interdisciplinare composto da diversi centri di ricerca spagnoli che ha condotto scavi e studi nella Casa di Arianna, una delle più ampie abitazioni di Pompei.
La missione archeologica si è occupata dell’evoluzione urbanistica della zona conseguendo risultati molto interessanti, come la scoperta di resti della fortificazione interna della città tra il periodo arcaico e sannitico, tra la fine del III e gli inizi del II secolo a.C.
I saggi stratigrafici hanno permesso di ricostruire le fasi costruttive e funzionali della casa nella cui costruzione, per la sua posizione posta tra la prestigiosa via della Fortuna e il Macellum, talvolta prevale il carattere residenziale, talatra quello produttivo. A metà del II secolo a.C. sembra che vi fosse collocata una bottega di profumi mentre durante i regni di Tiberio e Nerone lo spazio venne occupato in parte da una bottega per la lavorazione della lana e in parte per la produzione di profumi. La grande casa fu costruita alla fine del II secolo a.C., e subì una grande trasformazione a metà del I secolo a.C.
Gli studi napoletani sulla Via degli Augustali
Tra il 2011 e il 2015 la missione spagnola ha avviato anche un progetto di collaborazione con il Centre Jean Bérard di Napoli teso allo studio delle attività artigianali della Via degli Augustali. I risultati sono ancora oggetto di studio, ma i principali rinvenimenti portano a ipotizzare la presenza di numerose botteghe dedicate alla produzione di profumi tra il II secolo a.C. e il 79 d.C.
L’architettura e l’urbanistica di Valencia: fondazione romana e derivazioni culturali campane
Mercoledì 29 Aprile alle ore 16 a Napoli, nel complesso di Santa Caterina da Siena, sede del corso di laurea in conservazione e turismo per i beni culturali del Suor Orsola, ci sarà il secondo appuntamento con Albert Ribera i Lacomba per una conferenza dedicata al tema “Valentia romana (II-I a.C.), una città italica in Iberia”. Un suggestivo racconto della storia della città iberica, fondata durante il Consolato di Giunio Bruto (138 a.C.) dai veterani della guerra in Lusitania di Viriato.
Si tratta di una delle prime città che Roma creò in Iberia. Gli scavi hanno portato alla luce numerosi reperti: dai resti di riti di fondazione alle evidenze spettacolari della distruzione di Pompeo Magno nel 75 a.C., con il massacro dei prigionieri nel foro.L’architettura e l’urbanistica sono completamente romani, la necropoli con sepolture ad inumazione è di chiara derivazione italiaca e la cultura materiale è per lo più campana.