he l’Italia non se la passi benissimo dal punto di vista lavorativo è un dato assodato, soprattutto negli ultimi anni. Complice una crisi economica devastante, i disoccupati aumentanoesponenzialmente soprattutto al sud e in particolar modo a Napoli. Il capoluogo campano fa registrare un preoccupante 24,6%, lievemente sopra la media regionale che sia attesta sul 21,7%. Un dato peggiore è stato registrato soltanto in Calabria e Sicilia, sebbene nell’ultimo anno la media nazionale abbia fatto registrare un aumento dell’occupazione dello 0,4%.
L’altra faccia di questa infelice medaglia riguarda la nascita di nuove professioni, specie quelle digitali, che sono cresciute tra il 20 e il 27% soltanto nell’ultimo anno. Ecco una panoramica dei profili più ricercati nel 2014:
E-commerce manager: si tratta di un responsabile del canale di vendita online, e ad alti livelli può garantire un’entrata che raggiunge i 100.000€ all’anno.
Web-marketing-manager: tradotto in italiano equivale al responsabile dello sviluppo delle strategie di marketing sui nuovi media. Dopo 12 anni di lavoro si può arrivare a produrre 85.000€ di reddito annui.
Seo/Sem manager: con questa sigla si indica il responsabile del coordinamento delle attività atte a migliorare il posizionamento del sito internet aziendale all’interno dei motori di ricerca. Per questa professione è richiesta un’ottima capacità di analisi dei dati e di gestione dei budget aziendali oltre ad una profonda conoscenza dei motori di ricerca.
Psicologo del lavoro: una delle figure più interessanti che si sta facendo largo negli ultimi anni. Psicologia del lavoro è una branca della facoltà di psicologia che consiste in una laurea triennale e oltre ad offrire opportunità di lavoro in campo aziendale, garantisce importanti sbocchi universitari come ricercatore e docente.
Chief technology officer: conosciuto anche sotto l’acronimo di CTO, si tratta di un manager esperto in tecnologie che riesce ad identificare le possibili applicazioni in campo aziendale.