Ha scelto Airola, suo paese natale e dove attualmente vive, per aprire la sua campagna elettorale. Giulia Abbate, consigliere regionale uscente del PD, domenica pomeriggio ha ricevuto l’abbraccio dei suoi concittadini. Presso il teatro comunale del piccolo centro caudino, la Abbate ha inaugurato quella che per lei, è la seconda campagna elettorale per le elezioni regionali dopo quella di cinque anni fa. Una esperienza di due anni, in seno al consiglio regionale, subentrata dopo le dimissioni di Umberto Del Basso De Caro, volato a Roma per ricevere l’incarico di sottosegretario del governo Renzi.
All’inaugurazione di ieri, hanno preso parte Fulvio Bonavitacola, parlamentare PD, e Nicola Caputo, europarlamentare, entrambi molto legati alla Abbate. Linkabile, ha voluto ascoltare in esclusiva la stessa Abbate, che si è detta fiduciosa e speranzosa in vista delle elezioni regionali del prossimo 31 maggio.
Onorevole Abbate, come mai ha scelto Airola per aprire la sua campagna elettorale?
“Ho scelto di aprire la campana elettorale ad Airola, perché volevo avere l’abbraccio del mio paese, per quello che può essere l’augurio più bello in vista di una campagna elettorale che si presenta non priva di difficoltà. Avere il mio paese vicino, quindi, in questo momento, è un segnale di grande stimolo“.
Quante possibilità ha De Luca di battere Caldoro? Crede che per la Campania sia giunto il momento di voltare pagina?
“Ritengo che De Luca abbia tante possibilità di battere Caldoro perché la gente intende voltare pagina. È completamente differente la situazione rispetto a cinque anni fa, quando De Luca ha raccolto un po’ l’eredità che era fondata su delle macerie dell’ultima gestione Bassolino. Dico l’ultima gestione, perché ci tengo a sottolineare che la Prima gestione Bassolino, fu una gestione esemplare. Riguardo la seconda, invece, qualcosa è stato fatto male, come ad esempio la gestione dei rifiuti, vera condanna che ha fatto perdere la volata verso l conquista della regione Campania. Quest’anno, però, le condizioni sono completamente diverse”.
Quale risultato augura, in termini di percentuale, per il PD a livello locale e regionale?
“Non sono brava a fare percentuali o a dare numeri. Auspico un risultato assai differente rispetto alle percentuali lette sui giornali, che davano il PD aggirarsi su una percentuale del 20%. Non sarebbe affatto una buona percentuale. Vero è che il partito democratico in Campania, abbia vissuto delle fasi un po’ convulse, specie a livello provinciale. Questo, senz’altro, non lo proietta verso una dimensione alta. Ricordo però a tutti, che bisogna votare PD, bisogna votare per la lista del Partito Democratico. Le altre liste, infatti, che ospitano un altra parte dello stesso partito democratico, tendono a rosicchiare qualcosa in termini di percentuale. Abbiamo quindi l’esigenza e l’urgenza di portare tutti i militanti, nel Partito Democratico”.
Se dovesse dare un voto alla sua esperienza in consiglio regionale, quale voto si darebbe?
“Mi darei un sei e mezzo, con possibilità di migliorare. Tale voto, dipende certamente dal fatto che ho svolto l’attività di consigliere regionale per soli due anni. Però ho la coscienza pulita perché non ho mai smesso di impegnarmi sui problemi concreti e di affrontarli a testa alta, come afferma anche De Luca, in ogni circostanza. Sono migliorabile e suscettibile di miglioramento”.