La terra dei fuochi brucia ancora. Restano migliaia i roghi di rifiuti pericolosi censiti ogni anno nel territorio tra le provincie di Napoli e Caserta. Scarti industriali, residui edili, pneumatici, plastiche, materiali in amianto, rifiuti provenienti dalle industrie tessili e calzaturiere, vengono sversati illegalmente e dati alle fiamme tutti i giorni. La questione “Terra dei fuochi” non è più un problema solo ambientale ed economico, è soprattutto un danno alla salute.
Al teatro comunale di Palma Campania si è tenuto un interessante dibattito dal titolo “Terra dei Fuochi, Terra di menzogne, Terra di riscatto” organizzato da “Centro Democratico”. Al convegno, moderato dal giornalista Samuele Ciambriello, sono intervenuti Antonio Marfella, oncologo e tossicologo, membro dell’Associazione Medici per l’Ambiente, da anni in prima linea contro gli ecocrimini, l’assessore all’Ecologia del Comune di Palma Campania Filippo Carrella, l’Ingegnere Claudio Testera, autore del libro “È meraviglioso rivedere la luce”, Nicola Montanino, candidato alle prossime elezioni regionali per il Centro Democratico e Paolo Petrella, direttore generale di “Agriselva”, produttori ortofrutticoli campani. Questi ultimi anni hanno visto uomini e donne della “Terra dei fuochi” scendere in campo come non mai per gridare al mondo lo scempio in atto in Campania. Un vero esercito di volontari si è fatto carico delle paure e degli affanni di un popolo cui è stato rubato il diritto alla serenità, al respiro, alla salute. I vescovi campani, con pacata fermezza, sono intervenuti nel pubblico dibattito portando il loro indispensabile sostegno. Un dialogo serio, fruttuoso, pacifico, civile si è instaurato tra i palazzi del potere e il popolo. I cittadini hanno fatto tutto ciò che era in loro potere fare. Hanno protestato, studiato, informato, invocato, supplicato chi aveva il dovere di intervenire. “Un nuovo modo di fare comunità attraverso testimonianze, incontri e scambi di riflessione – ha ricordato Samuele Ciambriello – ci ha permesso di uscire dal silenzio complice e connivente che abbiamo vissuto in questi anni”. E in questa comunità c’è chi negli anni ha capito molto, anzi troppo e che oggi sente più che mai il dovere di aiutare a capire. L’oncologo e tossicologo Antonio Marfella è una delle voci storiche della protesta contro l’avvelenamento dei terreni in Campania. Eppure la sua chiave di lettura di questa eterna emergenza spiazza:”Ciò che deve essere tenuto sotto controllo è il traffico illegale di rifiuti industriali”. Il ragionamento di Marfella non fa una piega: se una ditta produce in nero un manufatto in pelle, gli scarti dovranno per forza essere smaltiti illegalmente nelle campagne, nei siti demaniali, dove ognuno può sversare in silenzio. Sopravvivere in una Regione che porta il marchio infamante della Terra dei fuochi non è facile. Non lo è per il pomodorino del Piennolo del Vesuvio, per la mozzarella di bufala, per i frutti delle nostre terre. E per tanti altri prodotti che arrivano da un territorio riconosciuto in tutto il mondo come discarica di rifiuti tossici.
Un marchio infamante che viene combattuto ogni giorno da centinaia di piccoli contadini, agricoltori, cuochi e commercianti che con il loro lavoro affermano la qualità alimentare. Qualità che passa soprattutto per l’etica.
A dimostrarlo è l’ impegno di Paolo Petrella, direttore dell’ azienda agricola “Agriselva”, giovane imprenditore di Acerra. La passione e l’impegno per la sua terra combattono ogni giorno, anche contro la crisi economica, quando sul carrello finisce il prodotto con il prezzo più basso e contro chi acquista pretendendo un prodotto non campano. Agriselva è l’esempio di un’ azienda che nonostante le mille difficoltà continua a dare grande attenzione alla salubrità dei suoi prodotti, ottenuti adottando strategie di agricoltura eco-compatibile, cercando cioè di preservare la naturale fertilità del suolo. A pattugliare il suolo acerrano e degli altri 88 comuni che rientrano nella tristemente nota “terra dei fuochi”, nel 2014 sono arrivati in rinforzo circa 100 militari. Un numero esiguo – ha spiegato Petrella – in pratica poco più di un militare per ogni Comune. Ma se ognuno davvero passasse a setaccio solo un chilometro al giorno, vedremmo sicuramente meno rifiuti ammassati ai bordi delle strade”.
Ma al di là dei pattugliamenti è necessario che qualcuno prenda seriamente in esame il problema. “I singoli comuni – ha spiegato Filippo Carrella, assessore all’ ecologica di Palma Campania– possono avere tante idee ma con le casse vuote è difficile renderle applicabili. Bisogna coinvolgere persone competenti in materia. Grazie anche all’appoggio dei cittadini si è riusciti ad avere risultati importanti nel Comune di Palma Campania”.
“Tutti temevano che l’ isola ecologica sorta quattro anni fa – ha aggiunto l’ingegnere Claudio Testera – fosse una discarica a tutti gli effetti. Quell’isola dopo qualche anno è diventata un esempio per altri comuni”. Testera ha ricordato con tanta passione i tanti successi raggiunti dal comune di Palma Campania in materia di raccolta differenziata, nonostante le sue origini settentrionali: “Non ho bisogno di essere palmese – ha spiegato l’ingegnere – per dare il mio contributo a questa terra. La mia forma mentis mi impone di dare tutto me stesso a prescindere dal luogo e anche dal colore politico delle varie amministrazioni che si sono succedute in questi anni”. Le conclusioni del dibattito sono state affidate al dott. Nicola Montanino, ex sindaco di Palma Campania e candidato alle prossime regionali per il Centro Democratico. “Le idee hanno la possibilità di stravolgere il mondo se trovano il giusto portatore – ha precisato il responsabile dell’ Azienda Cura, soggiorno e turismo di Maiori – occorre che chi le porti avanti si impegni a non fare solo propaganda elettorale. Credo di far politica per il piacere di essere utile alla collettività. Il mio impegno sarà quello di inserire tra le priorità, la tematica ambientale perché da un ambiente sano si sviluppano turismo, servizi sociali e territori. Una priorità su cui sta lavorando già da tempo Vincenzo De Luca, candidato alla presidenza della Regione Campania per il Centro Democratico”.