Antonio Marciano, consigliere regionale del PD, ha visitato a Miano, la struttura di “Villa Mian“, bene confiscato alla camorra e gestito dalla cooperativa “Il Quadifoglio“, presieduta da Lidia Ronghi. Marciano, in compagnia di Padre Carlo De Angelis, parroco di Miano e cappellano del carcere di Lauro, e di Samuele Ciambriello, presidente della associazione “La Mansarda”, ha visitato le stanze che un tempo furono occupate dai boss della malavita organizzata.
“Il lavoro della cooperativa “Il quadrifoglio” è assai lodevole. Spesso e volentieri, il lavoro in silenzio fa molto più rumore di quello sbandierato ai quattro venti. È fondamentale il lavoro svolto dai volontari che, quotidianamente, formano le nuove generazioni”.
Marciano ha poi posto l’accento sul ruolo delle istituzioni in luoghi assai difficili. “Spesso e volentieri, in queste zone difficili, le istituzioni sono assenti. Ed è proprio in questo caso che il lavoro dei volontari, quali quelli della cooperativa che gestisce Villa Mian, risulta fondamentale e per questa ragione, c’è bisogno del sostegno forte delle istituzioni. C’è bisogno di formare in modo adeguato le nuove generazioni, perché la camorra ha paura della cultura”.
Grazie ad un progetto approvato nel 2009, la struttura di Miano, è stata adibita a centro diurno polifunzionale, dove vengono svolte attività di socializzazione destinate ai minori.
