Economia e Welfare

Scuola, Ciarambino e Gallo (M5S): “Campania ultima per diritto allo studio”

“La Campania è all’ultimo posto in termini di diritto allo studio, le borse di studio vengono erogate solo al 27% degli studenti idonei. La colpa è tutta della Regione che, nonostante ospiti ben sei università pubbliche, non ha integrato con risorse proprie i fondi che il governo destina al diritto allo studio e Stefano Caldoro non sembra intenzionato ad invertire questo trend”.

Lo affermano il candidato alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino e il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, primo firmatario di un’interrogazione con cui si chiede al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di intervenire per la tutela del diritto costituzionale allo studio.

Al ministro si denuncia anche “lo scippo di 17 milioni di euro fatto da Caldoro nel 2013 e bloccato soltanto dopo numerose proteste degli studenti. La Regione, dei 140 euro di “tassa di scopo” regionale richiesti ogni anno agli universitari della Campania e che dovrebbe interamente essere destinati all’erogazione delle borse di studio e di prestiti d’onore, erogava ad ogni studente soltanto 62 euro in termini di restituzione alle agenzie regionali per il diritto allo studio”, proseguono Ciarambino e Gallo.

“Non ci sorprende, allora, la situazione dell’Adisu dell’Università Parthenope di Napoli – concludono –  dove è sospeso perfino il servizio di ristorazione oltre che l’erogazione delle borse di studio”. Per l’anno scolastico in corso, infatti, non sono state ancora versate le borse per la prima rata, nonostante un decreto del governo preveda che la borsa per la prima rata debba essere versata entro il 31 dicembre 2014 e la seconda entro il 30 giugno 2015.

Tra i provvedimenti proposti da Valeria Ciarambino per il diritto allo studio, si è inserito nel programma elettorale del Movimento Cinque Stelle l’abolizione del costo del trasporto per gli studenti. “Crediamo che il diritto allo studio debba essere reso massimamente accessibile in una regione dove il 23% delle famiglie è sotto la soglia di povertà. Per questo stiamo incontrando gli universitari campani che non ricevono più da molti anni le borse di studio, che ci impegniamo a ripristinare”.

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