I giorni successivi alla vittoria nelle elezioni regionali, tra i banchi del PD si fa festa, si analizzano i dati, si commentano i risultati. Fa festa il Presidente Vincenzo De Luca, eletto nonostante le polemiche sulla sua possibilità di governare la regione Campania, il Partito Democratico, che si aggiudica ben cinque regioni in tutta Italia, soprattutto al sud, fanno festa le liste civiche associate all’ormai ex Sindaco di Salerno che raccolgono ottimi risultati.
Vince l’astensionismo, certo, con quel preoccupante 51,92 % di assenti ma, ad ogni modo, Caldoro e il centro-destra lasciano la Campania dopo un solo mandato.
Le voci dei protagonisti, quelle festanti, hanno espresso la loro soddisfazione in radio, col il Direttore Samuele Ciambriello, per la trasmissione “Dentro i Fatti”.
Il primo ad aprire le danze è stato il Senatore Pasquale Sollo (PD) che ha così commentato i risultati delle urne: “C’è ovviamente grande soddisfazione. Vittoria risicata ma va considerato che abbiamo avuto contro tutta la stampa per la situazione del Presidente De Luca, quindi affrontata in salita. Il PD era dato basso nelle proiezioni e invece siamo risultati, a Napoli, il primo partito. Abbiamo preso anche tanti voti con liste collegate. PD diviso? Assolutamente no, eravamo assolutamente uniti in Campania, le polemiche su De Luca ci hanno fatto fare squadra.” Affronta anche il problema legato alla commissione antimafia, quindi, le dichiarazioni di Rosi Bindi. “Per ciò che riguarda la Bindi e le chiacchiere che si sono fatte sull’ex Sindaco di Salerno, non credo che ella si debba dimettere. Va considerata e capita anche l’ala più estrema del Partito e insieme si deve lavorare. E io lo dico da Renziano. De Luca è stato da traino per ottenere tanti voti anche con le liste civiche. Era il candidato ideale, uno che non si piega a compromessi, che sa che le cose vanno fatte e non solo dette, come Renzi in Italia. Il Premier ci ha fatto risorgere, e lo stesso avverrà con De Luca. Adesso che tante regioni del sud sono del PD, il mezzogiorno deve entrare fortemente nell’agenda di governo.”
Tocca, quindi, a Luciano Crolla dire la sua, puntando il dito contro il predecessore alla presidenza della regione: “Una vittoria meritata. De Luca ha vinto innanzitutto perché Caldoro ha governato male questa regione, secondo perché era un candidato credibile, un vero amministratore. Inoltre, ha influito la debolezza del Centro Destra a livello nazionale. La nostra proposta era molto più credibile. Elettorato disilluso, incerto, senza colori politici? Non so cosa sia il partito dell’astensione. È una massa incomprensibile. Ad oggi non vince la destra e la sinistra, vince la proposta più credibile.” Ovviamente, non manca una battuta sull’ingovernabilità di De Luca a causa delle Legge Severino, ma il Responsabile della Comunicazione del Partito sostiene: “Credo che avremo il tempo di insediarci prima che la Severino intervenga, cosa che purtroppo accadrà. In tempi brevi, poi, credo anche che De Luca verrà reintegrato, così com’è stato per il Sindaco di Napoli. De Luca sceglierà la giunta in autonomia? Credo sia giusto. Ha vinto le elezioni, giusto faccia lui le proprie valutazioni.”
La coalizione De Luca, però, si sa, è formata non solo dal PD e diverse liste civiche. Parte importante della vittoria del neo Presidente se l’attribuiscono dall’UDC di De Mita. È Michele Infante ad esprimersi ai microfoni: “De Mita fondamentale nell’elezione di De Luca? Sicuramente abbiamo fatto la nostra parte. Non mi è piaciuta la strumentalizzazione dei giornali circa l’accordo tra la nostra fazione e il Presidente De Luca. I due sono uomini politici e, in quanto tali, dialogano su programmi e progetti condivisi. Siamo già stati vicini al centro sinistra in passato, siamo cristiano-sociali, non trasformisti come si è detto. Caldoro dice che sono stati decisivi i voti di Salerno e dei trasformisti? Dimentica che siamo stati anche con Bassolino, abbiamo fatto politica con la Margherita. Non è trasformismo ma continuità di ideali.”
Chiude Luisa Bossa (PD), alla quale, tocca soprattutto la polemica Bindi. La deputata, però, ha le idee chiare sull’argomento: “Rosi Bindi è una persona estremamente seria, pulita, leale. Ha sbagliato i tempi del suo intervento. Lavora in commissione antimafia, ed ha applicato il codice dell’autoregolamentazione votato da tutti i partiti.” Prima di chiudere, poi, dedica una battuta alla giornalista Brandolini, CdM, la quale sostiene che De Luca, con le liste civiche che portavano il suo nome, e che hanno ottenuto un ottimo risultato, abbia una sorta di suo partito nel partito. “Queste liste sono state fatte per poter avere la massima espansione e coinvolgere tante persone sui territori. Dire che ha creato un suo partito mi pare eccessivo. Lui è uno del PD. Non scordino che è stato sponsorizzato da Renzi.”