“Vincenzo De Luca ha vinto contro tutto e tutti. Oggi è un giorno storico per la Campania, che finalmente può tornare a sperare”. Corrado Martinangelo, responsabile agricoltura del Pd e della segreteria del ministro Martina, è visibilmente soddisfatto dopo l’elezione dell’ex sindaco di Salerno a nuovo presidente della Regione Campania. Una vittoria mai in discussione, quella del neo governatore, che fin dalle prime proiezioni, è sempre stato in testa. Nel successo di De Luca, ha pesato in positivo il voto della provincia, che specie a Salerno, lo ha premiato con veri e propri plebisciti.
Martinangelo, De Luca è il nuovo presidente della Regione Campania. Nonostante l’intervento della Commissione Antimafia, nonostante la legge Severino…
“Vincenzo De Luca ha vinto contro tutto e tutti. La sua proposta politico – programmatica, fatta di punti fondamentali in materia di agricoltura, sanità, trasporti e politiche sociali, è risultata essere vincente. Il popolo campano, nonostante il forte astensionismo ed il più che discreto risultato ottenuto dal Movimento Cinque Stelle, ha voluto premiare la sua forza di amministratore”.
Il Movimento Cinque Stelle è il primo partito in Campania. Come si relazionerà, a suo giudizio, De Luca con gli esponenti grillini?
“Il Movimento Cinque Stelle avrà una rappresentanza in Consiglio Regionale, a partire dalla candidata governatore Ciarambino. De Luca però è l’uomo del merito. Dunque, sul merito dei fatti e delle scelte, non si nasconderà mai dietro lo scudo dell’ideologismo. Sulle questioni importanti, coinvolgerà sicuramente tutte le forze politiche anche perché, in Campania, non sarà semplice risalire la china dopo cinque anni di fallimento della giunta Caldoro. Chi conosce De Luca, sa benissimo che egli è una persona abituata a dialogare con tutti. Non mancherà dunque occasione per confrontarsi con le esigenze dei Cinque Stelle, che va ricordato come nel resto d’Italia abbiano avuto un risultato ancora più importante rispetto a quello raggiunto in Campania. Credo proprio che se non ci fosse stato Vincenzo De Luca, il risultato sarebbe stato di gran lunga superiore per gli esponenti grillini, frenati solo dalla forte personalità del neo governatore. Ritengo dunque che le esigenze e le istanze del Movimento Cinque Stelle vadano considerati sempre di più, perché sempre più cittadini scelgono di dare loro il consenso, nonostante l’ottimo lavoro che il governo Renzi sta portando avanti nel Paese”.
Da dove bisognerà ripartire dopo i cinque anni di governo Caldoro? Quali sono le priorità per la Regione Campania?
“Tutti i settori a cui facevo riferimento poc’anzi, sono in affanno, Bisognerà mettere mano alla sanità, rinnovare il sistema trasporti, ridare slancio all’agricoltura e potenziare le politiche sociali. De Luca si rimboccherà le maniche, chiamando però in causa anche il governo nazionale e l’Europa, che dovranno dare una mano significativa per la ripresa della Regione. La cosa significativa sta nel fatto che De Luca ha già chiesto la collaborazione agli altri presidenti delle regioni dell’Italia Meridionale, quasi tutti, espressioni di maggioranze di governo di centrosinistra. La situazione politica del Mezzogiorno sembra essere ritornata quella di quindici anni addietro, dove la stragrande maggioranza delle regioni era governate dalla sinistra. È necessario, dunque, un grande lavoro di sinergia affinché il governo faccia ancora di più per il Sud”.
Quali saranno i prossimi passi di De Luca e quanto peserà la questione della Legge Severino?
“La legge Severino deve essere applicata ed in quest’ottica ci sono le procedure per la sua applicazione. La legge Severino però, come è stato dimostrato dalla sentenza della Corte di Appello di Bari, e da quella del Tar (che non è più competente in materia) sul caso De Magistris, è una norma abbastanza assurda. Non è possibile, infatti, che una persona condannata solo in primo grado debba essere sospesa dalle sue funzioni. Vediamo cosa accade nei prossimi giorni. Ci tengo però a ribadire una cosa: il popolo ha scelto Vincenzo De Luca come nuovo governatore della Regione Campania e di questo non si può non tenerne conto. Non voglio impelagarmi in questioni di carattere giuridico che spettano a professionisti del settore che affronteranno la questione nelle prossime ore”.
Nel corso della campagna elettorale, lei ha girato tutte le province campane. Ha fatto tappa anche nel Sannio, in compagnia di Erasmo Mortaruolo, segretario della federazione provinciale del Pd di Benevento, che con oltre quattordicimila preferenze, è stato eletto in seno al consiglio regionale. Se la sente di dare un consiglio al neo eletto consigliere?
“Sono felice per l’elezione di Erasmo Mortaruolo, così come lo sono per l’elezione di tanti altri candidati del PD delle altre province campane, a cui vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Mortaruolo avrà sicuramente la capacità di rilanciare, nella politica di sviluppo della Campania, il ruolo significativo del Sannio. Sannio che deve tornare ad essere finalmente protagonista. Credo, per questo, che farà molto bene”.