La questione di Vincenzo De Luca è ormai nota ai più. Sul neogoveranatore Campano pende la possibile sospensione dettata dall’applicazione della Legge Serverino, per l’accusa di abuso d’ufficio. Dopo che l’ex sindaco di Salerno è stato eletto, è iniziata a paventarsi l’ipotesi che per lui non sarebbe stato possibile nominare il Consiglio regionale e un vice, che potesse sostituirlo, nel caso in cui fosse decretata la sospensione. Sono state soprattutto le voci dell’opposizione ad alimentare questa possibilità. De Luca e i suoi, senza lasciarsi intimidire, hanno continuato a ripetere che anche se la sospensione dovesse essere confermata, la Regione avrebbe avuto un governatore. Magari un vice, nel periodo in cui l’ex sindaco di Salerno, potrebbe essere allontanato dai pubblici uffici. Lo stesso De Luca, qualche giorno fa, aveva dichiarato che se dovesse essere sospeso, è pronto a fare ricorso ed è fiducioso di vincerlo. Le sorti della Campania, quindi, non sarebbero così incerte, come molti negli ultimi tempi, vogliono far credere.
Anche Angelino Alfano ha voluto rassicurare la Campania. Durante un question time alla Camera, ha risposto all’interrogazione del deputato di Forza Italia, Paolo Russo, riguardo alla condanna di primo grado del neogovernatore campano. Condanna, che potrebbe, perlomeno momentaneamente, impedirgli di governare. Il Ministro degli Interni ha così chiarito la posizione di De Luca: «De Luca era candidabile ed eleggibile. La procedura della legge Severino scatterà dopo la proclamazione da parte della Corte di Appello e coinvolgerà diversi organi amministrativi prima della firma del decreto da parte del presidente del Consiglio». Quella di Alfano è stata una vera e propria controbattuta a chi, negli ultimi tempi, ha criticato fortemente la candidatura di De Luca alle regionali.
Il Ministro è poi entrato nel merito della vicenda, spiegando che per applicare la sospensione, bisogna prima essere eletti: «Ai fini dell’avvio del procedimento finalizzato alla sospensione, occorre attendere la proclamazione degli eletti. La sospensione può essere applicata solo nei confronti di chi è già in carica. In tutti i precedenti casi analoghi la sospensione è sempre stata successiva alla proclamazione degli eletti. Gli adempimenti procedurali comportano l’intervento di più amministrazioni per poi concludersi con il decreto del presidente del Consiglio».
C’è, però, chi sostiene che dopo la sospensione, ci sia la possibilità che il Consiglio regionale, sia sciolto. Alfano si è espresso anche su questo, chiarendo che, una simile ipotesi, è impossibile: «Il Consiglio Regionale non sarà sciolto. L’eventuale sospensione del neo eletto presidente non inficia l’assemblea». Le parole del Ministro degli Interni, quindi, rassicurano la Campania, che non resterà senza Consiglio e senza Governatore, seppure dovesse esserci questa sospensione, De Luca avrà il tempo di nominare un vice e la sua squadra.