“Vi auguro di trovare sulla vostra strada, come è stato per me, una persona sincera, di parola e onesta come Rosetta. Con lei nella stagione bassoliniana avevamo creato qualcosa di stupendo a Napoli a Forcella”. Nino D’Angelo ha aperto così il discorso di ringraziamento di Rosetta D’Amelio che a Lioni, in Piazza della Vittoria, ha voluto incontrare i suoi elettori. Il cantante napoletano, amico della D’Amelio, era già stato in Irpinia proprio su invito della consigliera regionale PD che da tempo sostiene la battaglia per il Teatro Trianon reso da Nino D’Angelo il teatro del popolo. “Questi venuti dopo, Caldoro e i suoi, appartengono alla categoria di chi pensa che con la cultura non si mangia. Invece non sanno che la cultura può sfamare molti – ha concluso D’Angelo – Loro preferiscono che restiamo dei pecoroni”.
Sul palco il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, l’europarlamentare Massimo Paolucci, sindaci e amministratori, pezzi di partito a partire dal segretario e vicesegretario, Carmine De Blasio e Ivo Capone, il deputato renziano Luigi Famiglietti. Ovviamente Rosetta D’Amelio che con un discorso breve ed emozionato ha voluto dedicare la vittoria e la festa alla sua Lioni, all’Alta Irpinia e alla provincia di Avellino tutta. Piazza gremita e atmosfera di vera festa. “In campagna elettorale ho assunto l’impegno di rimettere l’Irpinia nell’agenda politica regionale e per questo mi batterò – ha promesso dal palco la D’Amelio – Questa festa la dedico agli idraulici forestali che hanno sofferto in questi anni in modo particolare, ai giovani disoccupati che hanno dovuto assistere inermi alle restituzione dei fondi all’Europa. La dedico a quella sofferenza che essendo stata sindaco conosco bene, la sofferenza di padri e madri di famiglia abbandonati da un governo delle politiche sociali inesistente; la dedico agli operai delle tante fabbriche in difficoltà e alle donne, vera ragione di vita e impegno politico e sociale”.
Poi un’ultima promessa: “Abbiamo dato a tutto il Mezzogiorno governi di centrosinistra, è un’occasione storica anche per la Campania, abbiamo una filiera istituzionale importante da poter sfruttare e l’obbligo di riportare il Sud nell’agenda di governo”.