Parole che viaggiano dallo sport alla religione, fondendo più linguaggi e orizzonti nello stile tipico del cardinale Crescenzio Sepe. È stata questa la linea guida della visita del religioso a Dimaro. L’ironia ha sfiorato le sue labbra già dal commento circa la cena avuta con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, “un pasto francescano” lo ha definito, per aggiungere poi “ci siamo confessati…”. Il risultato di questa confessione? “Credo che questo Napoli possa raggiungere il traguardo migliore” ha detto il Cardinale senza alcuna superstizione, anzi.
Giunto in Val di Sole accompagnato da 12 sacerdoti giovani della diocesi di Napoli e 2 di quella di Aversa, insieme con il parroco della cattedrale di Avera, don Clemente, il Cardinale Sepe ha benedetto nel suo consueto modo tutta la squadra ricordando loro quanto sia importante il ruolo che hanno all’interno della nostra società “Penso ai tanti tifosi che seguono il Napoli a distanza, chi negli Ospedali, chi in case circondariali. Voi avete la possibilità e l’occasione di rendere felici tante persone che vi seguono e che attraverso il Napoli si sentono finalmente vivi e liberi. Siate forti e coraggiosi, non siete inferiori a nessuno. Anche perché la squadra non va in campo in 11 ma in 12… e voi sapete chi è il dodicesimo in campo? Vi auguro anche nel nome del Signore i successi che meritate per la vostra professionalità e il vostro impegno. Che Dio vi benedica”. Un augurio che ovviamente non poteva non concludersi così: “E come sempre: ‘a madonna v’accumpagna”.
Le parole che però hanno infiammato più di tutte il cuore di noi tifosi azzurri sono state quelle che ci hanno auspicato la felicità: “Il Napoli che vince lo scudetto e la Campania fuori dall’incubo della Terra dei fuochi”. Un bellissimo binomio – a parer nostro – a cui il cardinale ha fatto seguire l’annuncio del meeting del 26 settembre ad Acerra per fare il punto sulla questione cruciale che attanaglia la nostra Regione alla presenza di tutte le istituzioni.
Mentre ci auguriamo che la tenaglia terra dei fuochi smetta di stringere in una sola morsa la nostra terra, i nostri affetti, la nostra economia e la nostra vita, ci chiediamo, con sapore certamente più goliardico: il Napoli è all’altezza dello scudetto? Questo il parere del Cardinale: “C’è un attacco che ci invidiano tutti, un centrocampo rinforzato dai nuovi acquisti e in difesa un portiere come Reina” . Sepe ha omaggiato anche il presidente De Laurentis, encomiando la sua partecipazione alle attività della Curia, e il nuovo allenatore del Napoli, Sarri, definendolo un “ottimo mister” .
Al termine della Messa e del pranzo, il Cardinale si è intrattenuto proprio con Sarri e con il beniamino partenopeo, Higuain, sul quale aveva ironicamente scherzato: “Chi deve tirare i rigori? Quello che sta più in forma, in ogni caso sono venuto qui proprio per dare a tutti la mia benedizione”.
Insomma, scudetto e Terra dei fuochi, aggiungete un dono a favore e direi che sarebbe davvero un bel Triplete.