Ciro Fiola è alla sua terza consigliatura al Comune di Napoli e ha dichiarato che alle prossime comunali ha scelto di non ricandidarsi. Per lui, ha detto, è arrivato il momento di farsi da parte, lasciando spazio ai giovani. Sebbene non abbia voluto esprimersi apertamente riguardo alla situazione dell’attuale amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Luigi De Magistris, non ha potuto evitare di sottolineare alcuni errori. Secondo il consigliere Fiola è arrivato il momento per Napoli di concentrarsi sul suo sviluppo, puntando su alcune aree strategiche, che ne rappresentano un punto di forza. Le elezioni del 2016 sono vicine e stando a quanto dice Fiola, il PD da settembre inizierà a pensare a un nome da candidare come futuro sindaco per Napoli.
L’intervista a Ciro Fiola.
Qual è la situazione attuale della città di Napoli?
«Lo sviluppo della città per ora sembra essere in una situazione di stasi. Non si riesce a mettere mano a questo grande contenitore di sviluppo che abbiamo, Napoli Est, Bagnoli, Porto. Sono molte cose a cui bisognerebbe lavorare per far sì che ci sia quel salto di qualità necessario».
Cosa manca, quindi, a Napoli per diventare una metropoli europea al pari delle altre?
«Noi abbiamo dei ritardi rispetto alle altre metropoli europee, che si possono recuperare solo con soluzioni per i siti sopracitati. Napoli Est, Bagnoli e i porti turistici ad esempio rappresentano un’ottima opportunità di lavoro, lo si dice da anni, ma non si riesce ancora a far qualcosa in questo senso. Il mio augurio è che con De Luca si possa finalmente riuscire a sistemare la situazione».
Il commissariamento di Bagnoli potrebbe essere un primo passo verso questo sviluppo?
«Non so se è un commissario può far meglio di un consiglio d’amministrazione. Qui c’è bisogno che ci sia la certezza che si risolvano le questioni. Mettere tutti insieme sarebbe la situazione più giusta, perché esautorare l’amministrazione comunale su scelte future che competono al territorio, non credo sia una cosa giusta. Io sono un eletto del popolo, sono uno di quelli che ha approvato il piano regolatore a Napoli. Lo scavalcamento di potere non credo sia la soluzione. Ci troviamo dinanzi a un annullamento di potere, conferendoli ad altri, io ritengo che le istituzioni invece debbano lavorare assieme sinergicamente per raggiungere gli obiettivi. Oggi si deve avere la capacità di mettere un punto su Bagnoli e su Napoli Est, perché sono i due grandi contenitori di cui Napoli e la Campania hanno bisogno».
La Regione in questo momento è governata dal PD con la persona di Vincenzo De Luca. In vista delle prossime comunali nel 2016 il PD come si comporterà, c’è già un nome per il candidato sindaco?
«In questo momento non c’è un nome né un’ipotesi di coalizione intorno al PD, spero che non arrivino in ritardo a quest’appuntamento come quattro anni fa. Per ora posso solo dire che io non mi candiderò più al Consiglio Comunale perché dopo tre consigliature è opportuno lasciare spazio ai giovani».
A quest’amministrazione sicuramente è mancato un lavoro di gruppo. Si recrimina al sindaco Luigi De Magistris l’aver cambiato in quattro anni più volte tutti gli assessori. Lettieri ha dichiarato che a quest’amministrazione è mancato un vero leader che unisse, lei cosa ne pensa?
«Io ritengo che ci siano responsabilità di tutti, anche prima di questi cinque anni. Non mi sento di dire io di chi siano le responsabilità. Quello che dovevo dire l’ho detto in Consiglio Comunale».
In questo momento, secondo lei, ci potrebbero essere le basi per una coalizione futura tra De Magistris e il Partito Democratico?
«Io questo non lo so. In politica mai dire mai, dipende dai soggetti in campo, dal sindaco e dal PD. Io sicuramente credo che a settembre il partito democratico si metterà a lavoro per decidere cosa fare alle prossime comunali, per evitare di arrivare nuovamente tardi».
Può dirmi secondo lei quale potrebbe essere un pro e, quale invece, un contro di quest’attuale amministrazione comunale?
«Un contro è sicuramente il rimpasto costante della giunta. Le scelte degli assessori che man mano sono andati via. Si paventa la possibilità che il sindaco di Roma Marino scelga Anna Donati, nostro ex assessore ai trasporti, per Roma, io gli consiglierei di pensarci, visti i risultati da lei ottenuti a Napoli. Un pro a favore di De Magistris, non saprei davvero in cosa ricercarlo, perché lui ha scelto la solitudine, l’ha più volte ripetuto lui stesso negli interventi. Io credo che in politica c’è bisogno della condivisione con tanti altri, la solitudine in politica non fa bene. Non avere rapporti con gli altri, crea danni alla comunità. Il sindaco di Napoli è tenuto ad avere rapporti con tutte le istituzioni, Governo, Regione, per il bene della città è necessario avere un dialogo».