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Al Suor Orsola Benincasa nasce la Torre della Comunicazione

Due corsi di laurea, cinque master, una Scuola di Giornalismo, la neonata Scuola di Cinema e Televisione, dottorati di ricerca e numerosi corsi di perfezionamento post laurea in settori emergenti della comunicazione (dall’enogastronomia alla green economy). Sono questi i numeri del più grande polo accademico della comunicazione nel Mezzogiorno, quello dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che da quest’anno diventa anche fisicamente unito in un nuovo palazzo della comunicazione che sorge all’interno dell’antica cittadella monastica seicentesca, in procinto di divenire patrimonio dell’umanità certificato dall’UNESCO, proprio accanto al grande polo museale, quasi a voler simbolicamente unire tradizione e innovazione, scienze umane e nuove tecnologie, una fusione che è ormai uno dei tratti distintivi dell’azione didattica e della ricerca dell’Università Suor Orsola Benincasa.

Sono numeri importanti e consistenti quelli del grande Polo della comunicazione napoletana: più di dieci corsi universitari di vario livello, dalla laurea triennale al dottorato di ricerca. Numeri cresciuti negli anni da quando nel lontano 2000 è nato a Napoli il primo corso di laurea in Scienze della comunicazione. Numeri “chiusi” perché una delle caratteristiche principali del “fare università” del Suor Orsola è il numero programmato per avere un rapporto quasi individuale tra docenti e studenti. “Questa è una scelta che ci consente di garantire un’alta qualità della formazione universitaria ed in particolare un rapporto sempre più diretto e ravvicinato tra docenti e studenti – spiega Enricomaria Corbi, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione e della Comunicazione – che fa assorbire meglio anche il passaggio dalla scuola all’Università. Un rapporto così intenso che non si interrompe nemmeno dopo la laurea quando il nostro Ufficio di Job Placement assiste individualmente ogni nostro laureato e ogni nostro specializzato”.

E la composizione del corpo docenti è l’altra grande peculiarità del grande Polo della comunicazione del Suor Orsola. “Accanto ai docenti incardinati dell’Ateneo – spiega il Preside Corbi – c’è un’ampia e qualificata pattuglia di grandi professionisti, come giornalisti, manager della comunicazione, esperti di marketing, imprenditori, dirigenti d’azienda, insomma tutti i diversi rappresentanti del mondo delle professioni e delle imprese della comunicazione, che possono, da un lato insegnare agli studenti le pratiche del mestiere e dall’altro rappresentare un primo collegamento, che spesso poi si rileva virtuoso e fruttifero, con il mondo del lavoro anche garantendo le prime esperienze di formazione on the job già durante il corso degli studi”. Ad uno dei più illustri giornalisti italiani, Paolo Mieli, spetta, ad esempio, la direzione scientifica della Scuola di Giornalismo, che non è l’unica eccellenza del comparto comunicazione dell’alta formazione post laurea del Suor Orsola dove ci sono anche un Master in Comunicazione Multimediale dell’Enogastronomia, organizzato in collaborazione con il Gambero Rosso e la Città del Gusto, un Master in Traduzione professionale e mediazione linguistica per la comunicazione d’impresa, dove si studia il cinese e si fanno esperienze di lavoro con i grandi marchi aziendali del territorio, il primo Master italiano in Radiofonia, organizzato con le prestigiose partnership di Radio Capital e Radio m2o e dedicato a tutte le professioni del settore radiofonico e un Master sull’E-commerce management, che sottolinea l’attenzione alle grandi potenzialità del mercato della rete, alle nuove tecnologie e all’intero mondo del web che caratterizza ognuno dei percorsi formativi dell’Ateneo.

Due sono le grandi novità del Polo della Comunicazione del Suor Orsola. La nascita di una Scuola di Cinema e Televisione, che da un punto di vista accademico sarà un Master annuale di I Livello, ma sarà soprattutto un percorso formativo basato sul fare che porterà i 30 allievi che supereranno le prove d’accesso alla realizzazione di un prodotto individuale da mettere sul mercato con l’ausilio dell’Ateneo.

“La grande peculiarità della neonata Scuola di Cinema e Televisione ed insieme la condizione fondante della sua proposta formativa – spiega il Rettore d’Alessandro – sarà la presenza di un Centro di Produzione cinematografica e televisiva e la creazione di una grande rete di sinergie con soggetti produttivi di rilievo nazionale e internazionale, con cui l’Ateneo porrà in essere degli accordi di first look, in modo che tutte le sceneggiature e i format frutto del percorso di studi potranno essere presentate dagli autori, tramite un pitch, ad uno o più produttori partner a cui sarà così riservato un “diritto di prelazione” per l’acquisto, presso l’autore, dei diritti di sfruttamento cinematografico e/o televisivo. Una grande novità che farà sì che una o più case di produzione italiane avranno praticamente a propria disposizione una factory universitaria permanente di ideazione e di scrittura filmica e televisiva”.

 

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