Disagi, ritardi, disservizi, pericoli… Ecco a quanto vanno spesso incontro i milioni di persone che quotidianamente usufruiscono, o cercano di usufruire, dei trasporti pubblici a Napoli e in Campania. E così il settore è ormai in ginocchio, con mezzi che mancano o che non funzionano, con soppressione delle linee o con cancellazione di corse, causando problemi soprattutto a chi deve spostarsi dalla periferia e dalla provincia per raggiungere il centro.
Di contro si è avuto anche un aumento del costo dei biglietti.
Tutto ciò ha quindi costretto molti a riorganizzare i propri spostamenti e ad usare l’auto.
Il caso più emblematico è quello relativo alla situazione dell’EAV, la società che gestisce Cumana e Circumvesuviana, giunta ormai ai livelli di guardia e negli ultimi giorni ancor più al centro dell’attenzione in seguito ad un incendio sprigionatosi martedì mattina su un treno della Cumana nella tratta Torregaveta-Napoli.
Consapevole ed attento al problema è il nuovo Presidente dell’EAV, Umberto De Gregorio, che ha riconosciuto che l’azienda, in attesa dei nuovi treni, debba sostenere “un impegno straordinario per la manutenzione del parco treni vetusto ed insufficiente”. Inoltre, De Gregorio ha immediatamente comunicato che si provvederà “ad un controllo straordinario di tutti i treni in esercizio”, anche quelli che dovranno essere sostituiti appena saranno consegnati i nuovi. Ma in caso di “anomalie che destano preoccupazioni, tali treni saranno rimossi dal servizio per assicurare completa sicurezza agli utenti”.
Intanto, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha ribadito l’impegno della Giunta per il settore dei trasporti, attraverso la pianificazione “con l’uso razionale ed efficace delle risorse comunitarie, un massiccio acquisto di nuovi convogli ferroviari” in modo da garantire sicurezza a lavoratori e passeggeri per “restituire alla Campania un trasporto pubblico su ferro civile, assicurare il diritto alla mobilità”.