Perché la ripresa italiana si attui e si consolidi vi è la necessità che anche negli enti locali, nelle regioni e nelle città, si compia, finalmente, la svolta impressa dal nuovo corso del Partito Democratico di Matteo Renzi.”
Così il coordinamento regionale di LiberalPD che prospetta, in caso di primarie nelle città capoluogo della Campania, di presentare propri candidati per le prossime elezioni comunali.
“Per quanto riguarda Napoli – si legge nel documento approvato dal coordinamento presieduto dal professor Ernesto Paolozzi – e gli altri capoluoghi della regione, dove in primavera si voterà per il rinnovo delle amministrazioni comunali, sarà fondamentale individuare idee, programmi e personalità, all’altezza della nuova situazione. LiberalPD, auspica che in Campania si possano trovare candidati largamente condivisi su quello che ormai giornalisticamente si definisce “modello Ercolano”. Ma le prime avvisaglie sembrano invece mostrare che si rischia di ripercorrere la vecchia strada delle polemiche fra le correnti, dei veti incrociati, di ricadere nei vecchi miti e nei pregiudizi che per anni hanno impedito alla sinistra di mettersi al passo col tempo, con la storia. Se si dovesse dunque ripercorrere la strada delle primarie, le quali se non sono la panacea di tutti i mali, hanno però mostrato di essere un valido strumento di rivitalizzazione della democrazia partecipata, LiberalPD ritiene necessario indicare suoi candidati, a testimonianza della necessità di immettere nel dibattito politico sensibilità, idee, temi e programmi innovativi, realmente riformatori.”
“Vi è la necessità di proporre una visione diversa dell’idea stessa di governo delle città e della questione Meridionale in particolare – si legge ancora – Uscire dall’idea che Napoli e il Mezzogiorno d’Italia siano terre da redimere da mali antichi e connaturati per proporre, al contrario, un orizzonte nuovo nel quale Napoli e la Campania tornino ad essere una cerniera tra il Mediterraneo e l’Europa, uscendo dall’isolamento nel quale negli ultimi anni una classe politica con lo sguardo rivolto al passato l’ha condannata. Un vero cambio di rotta, che ponga al centro dell’attenzione i temi dello sviluppo, della lotta alla burocrazia, della ricomposizione di una classe dirigente all’altezza delle sfide della globalizzazione”.
Ernesto Paolozzi (Coordinatore Regionale)
Bartolo Costanzo (Coordinatore Napoli)
Antonio Guariglia (Coordinatore Salerno)
Alfredo Nazzaro (Coordinatore Benevento)