Era il 23 Settembre 1985 quando un agguato camorristico chiudeva per sempre la bocca di un giornalista che ama talmente la verità da essere disposto a pagare con la vita pur di raccontarla ai suoi lettori: Giancarlo Siani.
Trent’anni dopo, il ricordo ma soprattutto l’esempio di Giancarlo è ancora vivissimo. Anzi è cresciuto negli anni grazie all’attività della Fondazione Polis, la Fondazione della Regione Campania impegnata per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Memoria delle vittime innocenti della criminalità e per la valorizzazione dei Beni confiscati.
“Siamo ancora qui e non vogliamo dimenticare, perché chi dimentica è colpevole. Abbiamo voluto chiamare a raccolta tutti coloro che in questi trent’anni sono stati al nostro fianco e adesso vogliamo mostrare alla città tutto ciò che abbiamo fatto per la legalità lontano dai riflettori. È giusto ribadire che Napoli non è solo camorra, ma anche l’impegno di tante realtà che credono nel riscatto di questa terra”. Così Paolo Siani, fratello di Giancarlo e presidente della Fondazione Polis, ha presentato le iniziative per celebrare il trentennale dell’uccisione di Giancarlo Siani.
Dallo spettacolo “Ladri di sogni” del Diana alle proiezioni del Modernissimo (da Fortapàsc a La Mafia uccide solo d’estate):
il programma del trentennale
Si parte sabato 19 settembre alle 21 al Teatro Diana, dove verrà messo in scena lo spettacolo teatrale “Ladri di sogni”, di Peppe Celentano e Vincenzo De Falco. Domenica 20 settembre, alle ore 16.30, al Palavesuvio di Ponticelli, da un’idea di giovani magistrati allievi di Giancarlo e su iniziativa di ANM, CONI, FIPAV e FIPAV Campania, il ricordo di Siani sarà affidato a una partita di pallavolo (grande passione del giovane cronista) tra una rappresentativa Under 15 Campania ed una degli ex allievi ed ex compagni di Giancarlo. Seguirà, alle ore 19, un incontro tra le nazionali femminili di Italia e Germania.
Da lunedì 21 a venerdì 25 settembre le mattinate del Cinema Modernissimo saranno dedicate alle proiezioni di film sul tema della lotta alle mafie, grazie all’impegno dell’Ufficio Scolastico Regionale, dello stesso Modernissimo e di MOBYDICK. Si parte con Fortapàsc di Marco Risi (lunedì 21) e si prosegue con l’anteprima della puntata di Diario Civile “L’estate sta finendo. Storia di Giancarlo Siani”, di Alessandro Chiappetta, regia di Graziano Conversano (martedì 22 al Modernissimo, il 23 in onda in versione integrale su Rai Storia, canale 54 del digitale terrestre, alle ore 21.30), con I cento passi di Marco Tullio Giordana (giovedì 24) e La mafia uccide solo d’estate di PIF (venerdì 25).
Martedì 22 settembre, alle ore 16 appuntamento all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sede della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno (con l’aula delle lezioni simbolicamente intitolata proprio a Giancarlo Siani), dove si svolgerà un convegno dedicato al tema “Giancarlo Siani e il giornalismo di frontiera. Giornalisti di guerra…in Italia”, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Campania (che ha previsto anche l’attribuzione di sei crediti formativi per l’attività di formazione professionale per i giornalisti), la Rai, Articolo 21, Libera Informazione, Ossigeno per l’informazione, l’Unicri-United Nations Interregional Crime and Justice, la Village doc&films-Roma e il Festival Periferie del Mondo.
Mercoledì 23 settembre, giorno dell’anniversario, alle ore 8.45 la tradizionale deposizione di fiori alle Rampe Siani (previsto un collegamento in diretta RAI con la trasmissione “Uno Mattina”) e poi alle 11 nella sede del quotidiano “Il Mattino” la XII edizione del Premio Siani, che quest’anno sarà simbolicamente consegnato allo stesso Giancarlo, con la presentazione del volume “Fatti di camorra. Dagli scritti giornalistici di Giancarlo Siani”, edito da IOD.
Alle ore 18.30 don Tonino Palmese celebrerà una santa messa presso la Chiesa dei Salesiani in via Morghen al Vomero, mentre alle 20 al PAN l’atrio del Palazzo delle Arti di Napoli sarà intitolato a Giancarlo Siani. Seguirà “Parole e Musica per Giancarlo”.