Il turno infrasettimanale si è appena concluso, ma domani ritorna già la Serie A.
Il match più importante di questa sesta giornata è sicuramente quello tra Napoli e Juventus, due grandi storiche rivali del nostro calcio.
Napoli-Juve negli ultimi anni è sempre stato uno scontro al vertice, tra due formazioni che lottavano per il primo posto o per posizioni nobili della classifica. Quest’anno, però, qualcosa è cambiato ed anche se ci troviamo solamente agli inizi del campionato, le due squadre si trovano nella parte destra della classifica, quella di solito riservata a chi non ambisce a grandi successi, ma preferisce restare nell’anonimato.
I punti per i bianconeri sono 5, uno in più invece ne ha il Napoli che è a quota 6. Si ritrovano dopo cinque gare, rispettivamente a meno 10 e meno 9 dall’Inter capolista, che ha fatto bottino pieno fino ad ora.
Il Napoli ha cambiato molto questa stagione, mettendo a segno acquisti mirati per il centrocampo e la difesa e lasciando invariato un attacco che probabilmente è uno dei più forti del nostro campionato.Il vero cambiamento, c’è stato in panchina, dove si è passati da Benitez, tecnico di caratura internazionale, a Sarri, tecnico partito dal basso e che lo scorso anno ha fatto le fortune dell’Empoli. Il tecnico toscano, di fatto alla sua prima esperienza su una panchina di una Big, ha portato una ventata di aria nuova in una città che ne avvertiva il bisogno, però i risultati tardano ancora ad arrivare. Prima dello scialbo 0-0 a Modena contro il Carpi, la squadra di Sarri, sembrava aver trovato il giusto morale e la giusta forma fisica, come dimostrano i due 5-0 consecutivi con cui ha liquidato Club Brugge e Lazio. Qualcosa contro gli emiliani è andato storto però, e quel misero punticino rimediato in trasferta mette il tecnico alle strette. In caso di una mancata vittoria, contro la squadra meno amata dal pubblico partenopeo, la sua, fino ad ora solida panchina, potrebbe traballare.
Discorso diverso invece per la Juve, che ha non ha cambiato il proprio allenatore, ma ha quasi rivoluzionato la squadra della passata stagione, quella che solamente il Barcellona nella finale di Champions riuscì a piegare. Via Tevez, Vidal e Pirlo, uomini chiave della Juve degli scorsi anni, e dentro tanti giovani e qualche ottimo giocatore. Nessuno però, nonostante i tanti cambiamenti della squadra piemontese, si aspettava un avvio di stagione così. Una sola vittoria nelle prime cinque gare, in trasferta contro il Genoa, poi due pareggi, contro Chievo e Frosinone e altrettante sconfitte, rimediate contro Roma e Udinese. La squadra di Allegri non sembra aver trovato ancora il giusto assetto, colpa anche dei tanti infortuni, ma può sicuramente dire ancora la sua in questo campionato. La partita di sabato è un esame importante da superare, e Allegri e i suoi ragazzi sanno di non poter sbagliare.
Napoli-Juventus, non è una semplice partita, ma è “la partita”. Non potrebbe arrivare in un momento peggiore per le due squadre. Una sconfitta potrebbe essere controproducente i due club, non tanto per la perdita dei tre punti, ma per il morale di giocatori, tifosi e società.
Per questo probabilmente vedremo un match combattuto e molto equilibrato,dove l’unica differenza potrebbe essere rappresentata dal tifo, con i napoletani abituati a sostenere la squadra dall’inizio alla fine, comunque vada a finire. Se a ciò aggiungiamo che la partita sarà vietata ai tifosi ospiti, il dado è tratto.