“L’unico mio obiettivo è la creazione di condizioni per il rafforzamento del Partito democratico in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, per cui ho deciso di coinvolgere gli amministratori locali nella gestione della segreteria sottraendomi, definitivamente, al gioco delle componenti”. Lo dichiara il segretario provinciale del Partito democratico Raffaele Vitale che ha scelto di dar vita ad una segreteria in cui i sindaci giocheranno un ruolo da protagonisti, mettendo al servizio del partito le competenze e le sensibilità sviluppate governando in aree complesse e variegate come lo sono quelle che compongono Terra di Lavoro. Sindaci che affiancheranno il sindaco di Parete in questa delicata fase. “Da questo momento in poi – aggiunge – lavorerò soltanto per rafforzare il partito sui territori, molti dei quali coinvolti in importanti sfide elettorali, con l’obiettivo di dar vita ad una nuova stagione di vittorie, proseguendo il percorso avviato recentemente in alcuni comuni, come ad esempio Castel Volturno e Casal di Principe. Non accetterò più beghe su componenti e caselle da occupare. Le componenti sono state e continuano ad essere il male di questa federazione, paralizzata da troppo tempo perché ciascuno pensa a coltivare il proprio orticello facendo andare in secondo piano la crescita del partito. Discuterò soltanto di temi e il tema principale per il Partito democratico sono le elezioni amministrative, che io, insieme a chi sarà con me, voglio vincere”. Entrano nella segreteria Vitale: Enzo Guida, Dimitri Russo, Annamaria Dell’Aprovitola, Rocco Landi, Emiddio Cimmino, Raimondo Cuccaro, Bartolomeo Cantelmo, Michele Scirocco, Marcello De Rosa, Nicola Tamburrino, Giovanni Diana, Antonio Papa, Francesco Zarone, Antonio Verdone con Giusy De Biasio portavoce. L’organigramma dirigenziale è completato dal presidente provinciale Vincenzo Cappello. “Di politica – concludere Vitale – discuterò nella sede deputata che è la direzione provinciale. Convocherò questo fondamentale organismo una volta al mese per dar vita ad un continuo e ampio confronto in modo che tutti possano dare il loro contributo, sperando che, una volta e per sempre, si decida di discutere di politica e non di chi debba ricoprire un incarico”.