Nei giorni in cui all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli nasce la Scuola di Cinema e Televisione, compie dieci anni la rassegna di “Cinema Letteratura e Diritto”, ideata e promossa dalla Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola in collaborazione con l’Archivio di Iconologia politica del CRIE, il Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee dell’Ateneo napoletano.
“Una formula didattica nata con l’obiettivo di riflettere sul diritto attraverso le suggestioni del cinema o della letteratura – racconta il Preside della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola, Aldo Sandulli – che è divenuta negli anni una rassegna culturale aperta all’intera città ed ha anche allargato gli orizzonti e le visioni ad altre forme di espressione artistica: dal teatro alla musica, dalla pittura al fumetto”.
La rassegna del decennale, ideata, come di consueto, con il coordinamento scientifico di Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università Suor Orsola Benincasa e docente proprio di Diritto e Letteratura alla Facoltà di Giurisprudenza, prenderà il via il 20 Ottobre nel Complesso di Santa Lucia al Monte, andrà avanti fino al 15 Dicembre ed avrà come tema conduttore della sezione cinematografica il dramma della crisi del lavoro.
Un tema che in tempo di crisi globale, si presta ad una pluralità di analisi ad iniziare da quella fortemente drammatica dei fratelli Dardenne con il pluripremiato “Due giorni e una notte”, che è valso anche una nomination all’Oscar 2015 come migliore attrice protagonista a Marion Cotillard.
Poi la crisi del lavoro sarà analizzata, il 27 ottobre, con il tragicomico “Smetto quando voglio” che ha segnato il brillante esordio alla regia del giovane salernitano Sydney Sibilia, dal documentario di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno “Le cose belle”, che racconta le vicende tormentate di quattro giovani del Sud, e dalla celebre saga dei giovani laureati militarizzati nei call center raccontata da Paolo Virzì in “Tutta la vita davanti”.
Come in ogni edizione ciascuna proiezione sarà introdotta da un prologo affidato a un giurista o a un critico cinematografico. Tra gli altri ci saranno il consigliere della Corte di Cassazione Gaetano Zecca, i giuslavoristi Luca Calcaterra e Mariateresa Salimbeni, il coordinatore di Arcimovie, Antonella Di Nocera, e il critico Valerio Caprara, docente alla neonata Scuola di Cinema dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Come di consueto, alle visioni cinematografiche si alterneranno le voci e i discorsi sui rapporti tra diritto e rappresentazioni artistiche. In quest’ambito, è ormai una consuetudine felice la riflessione sul fumetto. L’edizione 2015 della rassegna vedrà, infatti, un suggestivo discorso a due voci – quella dello scrittore Gabriele Frasca, filologo, poeta, traduttore e presidente della Fondazione Premio Napoli e quella del magistrato Alfredo Guardiano, consigliere della quinta sezione penale della Corte di Cassazione – su un graphic novel per molti versi epocale, anche per la sua incidenza sull’immaginario dei movimenti di protesta politica contemporanei, V per Vendetta di Alan Moore.
Martedì 24 Novembre, in collaborazione con la Fondazione AdAstra, ci sarà la proiezione del film “Perez” con la partecipazione del regista Edoardo de Angelis e dell’attore protagonista, Luca Zingaretti. Sarà quella, l’occasione per una riflessione su etica e diritto.
Martedì 15 Dicembre, invece, in collaborazione con l’Associazione “Astrea. Sentimenti di Giustizia”, sulla base del fortunato esperimento dello scorso anno con Fabrizio Gifuni, ritornerà anche quest’anno l’appuntamento con il diritto messo in scena a teatro. Marco Baliani proporrà, per la prima volta in Italia in forma di reading, uno dei suoi assoli più celebri, “Corpo di Stato”, un monologo sulle ferite ancora aperte degli anni di piombo, dove il corpo del titolo è quello di Aldo Moro che, dopo l’esecuzione della sentenza di morte da parte delle Brigate Rosse, fu sottratto dalla famiglia alla liturgia dei funerali di Stato.