Tommaso Casillo, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, è stato ospite della trasmissione Dentro i fatti, in onda ogni lunedì sulle frequenze di Radio Club 91.
Nel corso della trasmissione ha risposto alle domande del conduttore Samuele Ciambriello e del giornalista Carlo Porcaro.
Di seguito l’intervista.
Vicepresidente Casillo, Come si muove il nuovo Consiglio Regionale della Campania?
Il Consiglio Regionale si muove bene ed è in linea con l’attività del Presidente Vincenzo De Luca, nel senso che gli impegni assunti vengono tradotti in legge. Quello della Regione Campania è un buon consiglio e anche l’ingresso della rappresentanza del Movimento Cinque Stelle, riesce a dare una ventata di freschezza e innovazione. La cosa importante è che tutto avviene in un rapporto di civiltà e correttezza, perché abbiamo bisogno di rivalutare le istituzioni.
C‘è molto De Luca e poca Giunta?
E’ importante concentrarsi sulle cose da fare e gli impegni assunti in campagna elettorale. Credo sia giusto che il Governatore assuma in sé anche la responsabilità dell’azione di governo, e questo spiega anche il numero ridotto di assessori.
E’ di grande attualità la modifica sia dello statuto che del regolamento in Regione, per prendere atto che il sistema politico non è più bipolare ma tripolare per la presenza del Mov5Stelle. Che intenzioni ha la maggioranza da questo punto di vista?
La modifica al regolamento e allo statuto sono necessarie perché si è passati da 60 a 50 consiglieri. Forse anche a partire dalla prossima legislatura, bisogna rivedere anche il numero delle Commissioni sia ordinarie che speciali al fine di contenere la spesa. E’ singolare che abbiamo un numero di funzioni che supera il numero di componenti dell’assemblea regionale. Così come il presidente De Luca ha ridotto il numero di componenti della Giunta, anche il consiglio ha il dovere di contenere queste funzioni. L’opposizione, che oggi vede anche la presenza del Movimento 5 Stelle, va presa in considerazione anche all’interno del regolamento.
Quale metodo deve utilizzare il Pd per avere un candidato competitivo che sia un buon amministratore?
Essere una brava persona è la pre-condizione perché i fenomeni degenerativi della politica sono all’ordine del giorno. Chi dovrà assumere il delicato ruolo di sindaco della città di Napoli, deve essere una persona onesta e competente in grado di capire la complessità dei problemi del territorio. C’è bisogno di mettere in campo iniziative che possano rappresentare un’idea del genere.
De Luca appoggerebbe Bassolino?
Credo di sì, anche se nel corso degli anni c’è stata una forte rivalità. Il problema è capire quale sarà il metodo per scegliere il candidato alle prossime elezioni di Napoli. Sul piano istituzionale De Luca ha sempre dimostrato di saper dialogare con tutti.
Lo strumento delle Primarie può servire per recuperare la fiducia delle persone e per evitare che ci sia il partito della nazione…
Le Primarie si svolgeranno se non si riesce a trovare un candidato condiviso.
Si parla poco della riforma del Senato perché nel prossimo senato entreranno i consiglieri regionali ma non si è capito bene in che modo. Tra l’altro non c’è contemporaneità tra le Regionali e le Politiche…
Questo aspetto è stato rimandato all’approvazione della legge delega che dovrebbe regolamentare in che modo un consigliere regionale viene eletto senatore. La contemporaneità è un problema, quindi bisogna fare in modo che anche le regioni che vanno al voto in un momento diverso rispetto alle elezioni politiche, abbiano i propri rappresentanti all’interno del Senato.