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Palmeri (Ass. Reg. Lavoro): “Sarà costante il dialogo con il governo nazionale, con le forze sociali e imprenditoriali”

Sonia Palmieri, Assessore Regionale con delega al Lavoro, alle Risorse Umane, al Demanio e Patrimonio, definita da Samuele Ciambriello “imprenditrice prestata alla politica”,  mamma di due bambini, è stata ospite della trasmissione radiofonica “Dentro i fatti”, in onda ogni lunedì su Radio Club 91.

Riportiamo ampi stralci dell’intervista rilasciata al conduttore Samuele Ciambriello e al direttore di ReteNews24 Gianfrancesco Raiano.

Assessore Palmeri, gli assessorati che Lei copre in Regione, hanno un filo conduttore?

Sì, in effetti possono essere definiti “Il triangolo” della buona amministrazione, perché l’efficientamento delle risorse umane nell’ambito della pubblica amministrazione, unita al grande patrimonio della Regione Campania all’interno di un sistema economico equilibrato in cui il lavoro costituisce un pilastro fondamentale per la dignità di ciascuno di noi, fa riacquistare alla Campania competitività rispetto alle altre regioni d’Italia. Quindi, le tre deleghe, sono rivolte al miglioramento del capitale umano in termini di competenze e di motivazioni e offrono maggiori servizi ai cittadini che vivono in un territorio che, se migliorato attrae investimenti e genera occasioni di lavoro.

Da Assessore donna, come vive la grande energia del presidente De Luca?

Bene. C’è uno spirito costruttivo che parte da lui e arriva a noi che dobbiamo portare avanti le nostre deleghe con determinazione e correttezza.

In una regione, che conta un alto numero di disoccupati, quali sono le misure che la Regione Campania intende mettere in campo.

Personalmente sono partita da una mappatura della popolazione “occupabile” e l’ho divisa per target di intervento, individuando le donne alle quali va riconosciuto un ruolo importante, poi ci sono coloro che sono fuori dal ciclo produttivo in quanto le aziende da cui provengono hanno chiuso i battenti, ci sono le categorie svantaggiate il cui inserimento rappresentano una risorsa per le aziende che assumono e poi ci sono i professionisti che in questo periodo di crisi hanno vissuto la riduzione dei margini di operatività. Questi sono tutti i target su cui incidere in maniera forte.

Garanzia giovani può diventare una misura positiva e strutturale per dare una risposta ai giovani fino al 29° anno di età?

Garanzia giovani deve diventare una misura strutturale del nostro mercato del lavoro. Garanzia giovani oggi dà la possibilità ai giovani di partecipare alla formazione, a tirocini e alla misura del bonus occupazionale che riconosce un incentivo alle aziende che assumono. Questo incentivo è cumulabile con il bonus messo a disposizione dal Governo per le assunzioni fino al 31 dicembre.

Cosa fa la Regione per mettere in campo attività di controllo sull’erogazione dei fondi per Garanzia Giovani e sono effettive le attività svolte delle aziende, perché spesso ci sono dei problemi. Inoltre, c’è poca comunicazione su questo progetto.

Sì, c’è stata pochissima comunicazione. Ho apportato numerose modifiche alle interfacce fondamentali e ho diramato una serie di controlli partendo dai tirocini presso la pubblica amministrazione e a campione sulle aziende private. Per il rimborso dei 500 euro ai giovani, l’iter riguarda una serie di procedure tra l’Arlas e l’Inps. Ho inciso in maniera netta, portando intorno ad un tavolo tutti gli attori e molti pagamenti sono stati sbloccati. Spesso si tratta di piccoli errori che bloccano i pagamenti.

In Campania ci sono oltre 600 vertenze di lavoro aperte. Quali sono le strategie che la regione metterà in campo nei prossimi mesi?

Sì, abbiamo più di 600 tavoli di crisi, ma molti li ho ereditati. La presenza a Roma in tavoli istituzionali importanti è fondamentale, l’Assessore al Lavoro ha il dovere di partecipare in prima persona, guardando negli occhi l’imprenditore che ha difficoltà. Negli anni passati la Regione Campania è stata assente. Stiamo affrontando i tavoli di crisi e progressivamente riusciremo a risolvere anche le questioni più annose.

Il 30 ottobre il Consiglio Regionale ha approvato un disegno di legge sul riordino delle funzioni amministrative che porta anche la Sua firma. A cosa vanno incontro le persone che provengono dalle ex Province?

Il riordino delle funzioni amministrative delle ex Province è stato per noi un obbligo e un opportunità. La Legge Delrio ha tagliato i finanziamenti alle Province e ciò ha imposto una riorganizzazione. Ma si è trattato anche di un’opportunità in quanto, alla fine di questo processo, avremo un sistema integrato e monitorato dei servizi offerti ai cittadini. Nello specifico, ci sono delle funzioni fondamentali che continueranno ad essere svolte dalle Province (come l’edilizia scolastica, trasporti, ambienti ecc.) e poi ci sono le funzioni non fondamentali che la Regione ha scelto di riallocare alla Regione. Da questa situazione, restano esclusi il mercato del lavoro e la polizia provinciale.

Ci sono provvedimenti nazionali e regionali per coloro che vanno in cassa integrazione?

Ci stiamo lavorando. C’è una normativa nazionale che pone in grande difficoltà le persone in cassa integrazione. Io porto avanti le istanze della regione Campania in maniera forte, sottolineando al Governo nazionale le caratteristiche della nostra terra e il disagio che viviamo. Stiamo lavorando per ottenere delle deroghe.

In merito all’inutilizzo dei Fondi Europei, che situazione ha trovato in Regione Campania?

Il Presidente De Luca ha già realizzato una conferenza stampa a riguardo. Abbiamo trovato, nel momento del nostro insediamento, una situazione paradossale e stiamo cercando di porvi rimedio. La nota positiva è che adesso siamo sulla porta nuova dell’Europa e sulla nuova programmazione ed è da questo momento che dobbiamo realizzare progetti sensati.

Cosa pensa dei provvedimenti che ha messo in campo Renzi in materia di lavoro?

Sono stati dei buoni provvedimenti. E’ chiaro che partiamo tutti da una situazione difficile. Noi stiamo realizzando ciò che Renzi ha messo in campo. Il dialogo con il governo centrale sarà costante e sapremo farci ascoltare.

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