Achille Lauro è il maggiore armatore italiano di tutti i tempi, ma anche uomo politico, imprenditore e produttore cinematografico.
Se ne parlerà stasera, 13 novembre, alle 18, all’Istituto di Cultura Meridionale a Palazzo Arlotta (via Chiatamone, 63), nell’incontro di presentazione del libro – promosso in collaborazione con il Sacro militare ordine Costantiniano di san Giorgio – Il navigatore. Achille Lauro, una vita per mare, scritto da Achilleugenio Lauro, nipote del “Comandante”, e pubblicato da Mondadori.
«La biografia che ho tracciato di mio nonno – spiega l’autore – ripercorre avventure ed episodî inediti tra amore, denaro e potere nell’Italia del Novecento, nei salotti che contano, ma anche tra i bisogni della gente che mai lo tradirà, eleggendolo come ultimo vicerè di Napoli».
Dopo l’introduzione di Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto, e i saluti di Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, delegato di Napoli e Campania dell’ordine Costantiniano, ci saranno gli interventi di Giuseppe Del Barone, Umberto Ranieri, Riccardo Villari e dell’autore.
Per Famiglietti «è importante approfondire la vita di Lauro, figura della storia recente di Napoli e del Sud, tanto rilevante quanto oggetto di diffusi clichés che non aiutano a cogliere il ruolo di questo protagonista dell’imprenditoria e della politica».
Achilleugenio Lauro è nato a Napoli nel 1954. Laureato in Economia marittima all’Istituto navale di Napoli nel ‘77, dopo la laurea ha intrapreso la carriera armatoriale nell’azienda di famiglia fino all’ ‘82, anno in cui tutte le società del gruppo Flotta Lauro sono state sottoposte ad amministrazione straordinaria. Da sempre affascinato dall’inimitabile vita del nonno, ha dedicato parte del suo tempo a ricostruirne i passaggi più significativi.