“La vera volgarità, prepotenza, arroganza è quella mostrata dal presidente De Luca – dichiarano in una nota i consiglieri del M5S – scappato a gambe levate dal confronto con l’aula sui suoi guai giudiziari e sulle sue indegne menzogne ormai acclarate”.
“A casa ci deve andare De Luca – continuano – con l’approvazione della legge sul riordino idrico ha preso in giro i suoi di elettori. In campagna elettorale aveva promesso che l’acqua restasse pubblica. Ormai il governatore racconta solo frottole a tanto al chilo”
“I gravissimi dubbi che ci sono riguardo la sua figura di presidente, la sua difesa del non sapevo nulla è risibile e offende le istituzioni – sottolinea il M5S – oggi si è vissuta una pagina vergognosa della democrazia”
“Abbiamo fatto un gesto forte, fortissimo – sottolineano – per accendere un riflettore e costringere chi in questi giorni si è riempito la bocca con le parole legalità e trasparenza ad assumersi una responsabilità politica. Il M5S ha presentato una mozione di sfiducia perché in questa brutta storia al di là degli accertamenti che condurrà la magistratura ci sono fatti e colpe gravissime che non consentono a questo governatore di andare avanti”.
“Abbiamo chiesto anche all’altra opposizione di assumersi la responsabilità di firmare la nostra mozione oppure elaborarne un’altra – sostengono – volevamo un atto che arrivasse in aula affinché la politica si prendesse le sue responsabilità davanti ai cittadini alla luce del sole invece hanno preferito accucciarsi e scodinzolare al padrone”.
“In quel clima da bolgia si è tenuto a tutti i costi il Consiglio regionale – continua la nota – costringendo il presidente D’Amelio a condurre i lavori in un crescendo di tensioni a tal punto che il presidente ha accusato un malore”.
“La missione era chiara e doveva essere portata a termine: l’indegna approvazione della legge sul riordino del ciclo idrico che affida la gestione dell’acqua alle lobby – attaccano il M5S – è l’ennesima bugia manifesta di De luca che in campagna elettorale aveva detto che avrebbe sostenuto l’acqua pubblica invece ha riproposto il progetto di Caldoro del gestore unico, la grande Gori”.
“La maggioranza ha obbedito agli ordini del capo come sempre fa – conclude il M5S – approvandosi senza opposizione una legge vergogna che tocca da vicino la vita dei cittadini campani che presenti in Consiglio – tra cui c’era anche Alex Zanotelli – sono stati malamente imbavagliati e zittiti”.