“Se la coalizione di governo, i partiti che governano il paese, nelle città al voto, si aprissero insieme alle primarie di coalizione di governo noi non potremmo ritenerci estranei. Poiché il governo ci mantiene in una posizione costruttiva da protagonisti, e i risultati che stiamo ottenendo con Renzi ci permettono di restare ancora al governo. Se lo stesso meccanismo si apre al Comune di Napoli e nelle città dove si va al voto, noi siamo disponibili al dialogo”
Importanti le dichiarazioni che ha rilasciato Gioacchino Alfano, sottosegretario di stato del Ministero della difesa e sottosegretario regionale per il Nuovo Centro Destra, in esclusiva a Samuele Ciambriello nella trasmissione Dentro i Fatti. Ospiti del salotto tv, in onda su TeleVomero, anche tre giornalisti che hanno animato il dibattito con le loro incursioni: Giuliana Covella e Luigi Spera di Metropolis Napoli e Mario Pepe del quotidiano Il Roma. Un’intervista a tutto tondo che ha toccato sia temi nazionali che regionali. Il sottosegretario, soprattutto, ha sottolineato e chiarito alcune questioni fondamentali.
Sul PD Alfano ha affermato: “Il PD, lo ha fatto anche con le regionali, quando parla delle primarie ne fa una questione interna, vuole decidere ma poi crea anche i conflitti al suo interno (vedi la questione Bassolino). Visto che io voglio dare una mano anche al partito di governo che non sta con me, ribadisco che abbiamo uomini e donne che sono autorevoli in Campania, a Napoli specialmente abbiamo parlamentari validi in carica, candidati alle regionali che hanno dimostrato il loro valore sia in termini di candidature che di voti, però se nessuno ci chiama a collaborare niente possiamo fare.”
Parlando di Antonio Bassolino, Gioacchino Alfano, che è stato anche ex sindaco di Sant’Antonio Abate, è stato lapidario : “Bassolino è un patrimonio di Napoli, ora però c’è un problema: bisogna capire se questo patrimonio può fare sintesi e aggregazione”
Incalzato dal padrone di casa di Dentro i fatti, in merito alla possibile creazione in regione Campania di un laboratorio politico tra NCD e De Luca, il sottosegretario ha ribadito: “Prima delle amministrative non appoggeremo il governo De Luca. Noi vogliamo fare un’opposizione costruttiva.”
Nel corso della trasmissione è intervenuto telefonicamente Salvatore Onofaro, sindaco uscente di Qualiano, che assieme a Severino Nappi, recentemente ha lasciato NCD. Il sottosegretario ha così replicato: “Io accetto che si possa lasciare il partito, quello che non accetto è che quando lo fanno poi dichiarano che lo stesso sia zero, sia morto. E’ legittimo lasciare se non si condivide più il progetto di NCD, ma non accetto che poi si definisca il nostro partito un partito morto” .
Parlando dell’attualità. Sulla marcia del popolo in cammino contro la camorra, che si è svolta in questi giorni a Napoli, il parere di Gioacchino Alfano è chiaro: “Napoli deve essere recuperata anche grazie agli investimenti dello Stato. La videosorveglianza è necessaria, bisogna organizzare i territori con un sistema di rilevazione delle immagini che permetta maggiore controllo. Ovviamente bisogna aumentare il presidio delle forze dell’ordine, un aumento che sia congiunto tra polizia, guardia di finanza, carabinieri”. Sul tema sicurezza, invece: “La politica ha le sue responsabilità – ha dichiarato fermamente Alfano – ma la denuncia da parte delle persone deve aumentare”.
In qualità di sottosegretario alla Difesa una battuta sulla scuola militare Nunziatella: “E’ già un nostro vanto, in più stiamo lavorando per farla diventare la migliore in Europa”. Su Matteo Renzi: “E’ l’unico catalizzatore che c’è attualmente, riesce sempre a dimostrare che ha una marcia in più. Prima c’era Berlusconi ed anche lui era un grande catalizzatore”.
La terza puntata di Dentro i Fatti con ospite Gioacchino Alfano andrà in onda l’8 dicembre alle 14.30 e in replica alle 20.30 su TeleVomero e in streaming sul sito di TeleVomero.