“Finalmente, dopo sette mesi di paralisi, il Governo si è deciso a nominare un commissario per la sanità. Sarebbe interessante capire come mai si è aspettato tutto questo tempo in cui De Luca non ha detto una sola parola, mentre noi come Movimento Cinque Stelle abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare a firma Luigi di Maio”. Così Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio regionale della Campania e componente della Commissione Sanità, ha commentato la nomina di Joseph Polimeni a commissario governativo per la sanità campana.
“Al commissario non possiamo che augurare buon lavoro in una situazione in cui il diritto alla salute è ormai negato – sottolinea – e sperare che davvero possa portare soluzioni a questo settore che ha un impatto così forte sulla vita di tutti i cittadini”.
“Mentre aspettavamo la nomina – ricorda Ciarambino – sono stati superati i tetti di spesa e la gente non si può più curare da mesi, le strutture sanitarie sono al collasso e con l’introduzione delle nuove norme europee sull’organizzazione dell’orario non sarà più possibile pagare gli straordinari con la conseguenza che la carenza del personale sarà ancora più evidente, mentre centinaia di operatori sanitari campani sono costretti a lavorare fuori regione”.
“Il commissario arriva in un momento in cui siamo sull’orlo del baratro, se non ci siamo già finiti dentro; fosse stato nominato 7 mesi fa, senza fare i giochi politici delle nomine sulla pelle dei campani, non ci troveremmo forse nel disastro attuale – aggiunge – Noi come rappresentanti dei cittadini faremo la nostra parte per controllare tutte le iniziative che metterà in atto”.
“Abbiamo già provato ad offrire un nostro contributo per migliorare la gestione della sanità, con una proposta che avrebbe consentito di togliere dalle mani della politica le nomine della sanità – spiega – Avevamo presentato un emendamento che avrebbe consentito di mettere ai vertici delle aziende sanitarie, degli ospedali campani, i professionisti migliori, persone libere da ogni clientela e scelte solo in base al merito. Ma questo emendamento è stato respinto”.
“De Luca, come al solito, fa la rivoluzione solo a parole – conclude – Sarà ancora la politica a fare le nomine e quindi probabilmente correremo il rischio di continuare sulla strada della clientela, che è la responsabile del disastro attuale”.