A parere dei tecnici, il crollo alla facoltà di Veterinaria a Napoli è avvenuto per il collasso della volta di una grotta sottostante. Sulla stampa e sulle TV è partito il tam-tam: ci vuole un’autorità che si dedichi al sottosuolo. Gli estensori di tali note ignorano tre cose:
A) La nostra Università ha una prestigiosa facoltà di geologia urbana e non a caso data la particolarità del sottosuolo napoletano La facoltà ha una banca dati fornitissima perché studia il fenomeno da decenni;
B) L’Ufficio sottosuolo del Comune è stato, fino a pochi anni fa, un fiore all’occhiello del Comune Esso ha prodotto un monumentale studio sul sottosuolo nel 1967 con la collaborazione di una prestigiosa commissione tecnica. E’ uno studio che va aggiornato certamente ma ciò non può avvenire togliendo uomini e mezzi all’Ufficio,come è stato fatto negli ultimi anni.
C) Il grande lavoro fatto dall’Associazione speleologica napoletana.
Invece di inseguire inutili sovrastrutture perché il Comune non fa una convenzione con l’Università e non coinvolge l’Associazione nel monitoraggio delle cavità ancora ignote? Ovviamente restituendo all’Ufficio sottosuolo dignità, uomini e mezzi.
Un’ultima osservazione: Con lo scioglimento delle IPAB il loro patrimonio è passato al Comune. Circa l’80% di tali beni è costituito da caverne e cavità di cui non si sa chi le occupa,a che titolo e con quale destinazione. Il passaggio è avvenuto tre anni fa e non si è mossa una virgola.
Non sarebbero argomenti degni di una campagna elettorale seria?