L’avvocato Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale (Forza Italia) è stata ospite di Samuele Ciambriello nel corso della trasmissione Dentro i fatti, in onda sulle frequenze di Radio Club 91. Nel corso del suo intervento radiofonico ha negativamente commentato il documento di economia e finanza regionale recentemente presentato.
On. Di Scala, il capogruppo regionale di Forza Italia Armando Cesaro ha dichiarato: “Il nostro NO al la Manovra Regionale è una scelta obbligata, un atto dovuto ai cittadini. Il Governo Regionale poteva e non ha abbassato le tasse e non ha sostenuto le imprese”. Un Suo commento al documento di economia e finanza regionale.
Condivido pienamente le parole del capogruppo di FI Cesaro. Abbiamo a lungo concordato il nostro voto prima di andare ad esprimere la nostra “alzata di mano” e abbiamo deciso di bocciarlo con un voto di protesta perché al di là delle belle chiacchiere di contorno, si tratta di un bilancio insoddisfacente. Sono tante le promesse fatte da De Luca per i cittadini napoletani ma a trarre beneficio dall’approvazione del bilancio è soltanto la città di Salerno. Faccio riferimento a tutti gli interventi programmati a favore di Salerno.
Nel documento è sottolineato che tutti i risparmi di spese derivanti dalla Legge di Stabilità, serviranno a sostenere le politiche sociali per la famiglia. Cosa significa?
E’ un’elemosina, sono somme residuali, le politiche sociali a favore della famiglia dovrebbero avere un peso maggiore. Tra l’altro non si sa se avanzerà qualcosa, ma se dovesse accadere, si tratterà di somme insufficienti rispetto alle richieste di un settore così carente. Si è data priorità a cose futili che non gratificano e soddisfano le esigenze dei cittadini campani.
Lei è stata in visita al carcere di Poggioreale, come ha vissuto questa esperienza?
Ho riscontrato una realtà diversa rispetto a quella che immaginavo e a quella che appare dalle rappresentazioni mediatiche che invece guardano solo all’aspetto negativo. I miei complimenti vanno a Samuele Ciambriello perché ho avuto modo di incontrare detenuti volenterosi e impegnati in officine di lavoro grazie ai progetti messi in campo con la sua associazione La Mansarda Onlus. Sono tornata da quella visita molto commossa.