LE “QUASI VERITA” DELLE SLIDES DI RENZI

Sono tornate le “slides” a Palazzo Chigi per sottolineare i risultati conseguiti dal Governo Renzi.In ogni caso l’appuntamento di fine anno non è stato inutile.Dopo quasi ventiquattro mesi di governo il Premier era tenuto ad offrire un bilancio non episodico e non meramente propagandistico dell’attività di governo.Così è stato,almeno in parte,benchè le cifre e i dati forniti siano al centro di inevitabili polemiche.

In sintesi si può dire che tutte le cifre diffuse hanno un fondo di verità ma non sempre sono correttamente espresse e contestualizzate.E alla fine riflettono soprattutto un’esigenza di narrazione più che un’analisi imparziale.Comprensibile contrapporre la politica del “fare” a quella del parlare o,per dirla alla Renzi,del “gufare”.I dati dell’economia del 2015 dimostrano,però,che la svolta ancora non c’è,anche se ci siamo lasciati alle spalle il tunnel della grande crisi.

I populisti sono agguerriti e le tentazioni per Renzi di batterli sul loro terreno,quello della demagogia,potrebbe farsi irresistibile.A prescindere dal giudizio di merito che si può dare dell’operato del Governo,certo non si può dire che non sia attivo,che non abbia idee e non faccia.Il problema è un altro:l’atteggiamento del Premier.La sferzata eletta a sistema di comunicazione,alla lunga diventa fastidiosa,per i giornalisti,per i politici,per le categorie sociali e per i singoli cittadini.Il rischio è nascondere fatti e problemi dietro una nuvola di sarcasmo.

Il sarcasmo come la demagogia sono sirene dalle quali il buon Renzi farebbe bene a guardarsi.

Il Premier ha lasciato una speranza ai suoi avversari di tutti i partiti:”Se bocciate le riforme mollo!Il Referendum sarà decisivo.”

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