“Siamo molto perplessi sulle procedure che si stanno seguendo per la riforma del ciclo dei rifiuti in Campania. Dalle sedute in Commissione Ambiente infatti, emerge una contraddizione che ci preoccupa. Nelle linee d’indirizzo per il nuovo piano dei rifiuti, approvate nel mese di agosto, la Giunta regionale contemplava anche il trattamento termico cioè la costruzione di nuovi inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti. Indirizzo poi smentito dall’assessore Bonavitacola, che in Commissione ha annunciato che la Giunta non intende perseguire la strada dell’incenerimento e del recupero dell’energia utilizzando i rifiuti”. A parmare è Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e membro della Commissione Ambiente
“Una posizione, quella espressa dall’assessore Bonavitacola, – ha proseguito Viglione che contrasta nettamente con le voci su un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – che in attuazione del famigerato ‘Sblocca Italia’ e dell’articolo 35 – s’impegna a realizzare in Italia 9 impianti di incenerimento, di cui uno in Campania con una capacità di 300mila tonnellate”.
“Abbiamo provato a chiedere delucidazioni in Commissione su queste informazioni così contrastanti – ha dichiarato Maria Muscarà, consigliere regionale e membro della Commissione Ambiente – senza ottenere risposte, da qui la nostra preoccupazione su un tema che dev’essere trattato con la massima chiarezza e trasparenza”.
“Ci hanno parlato dell’urgenza di mettere mano al ciclo dei rifiuti per evitare di continuare a pagare milioni di euro di multa all’Europa e ci presentano un nuovo disegno di legge, attualmente in discussione in Commissione, che non è la priorità – ha aggiunto Viglione – invece di ragionare sul nuovo piano di gestione dei rifiuti, cioè tutte le attività volte a potenziare e ottimizzare il ciclo”. “Si ribaltano le procedure – ha denunciato – con l’effetto di mancare quello che è l’obiettivo fondamentale e immediato per la Campania, cioè offrire all’Unione Europea uno strumento utile ad evitare di continuare a pagare le multe per la cattiva gestione dei rifiuti”.
“Questa Giunta e la maggioranza sembrano proprio non capire o forse non vogliono – ha sottolineato Viglione – se solo mettessero in atto la nostra proposta sulla riattivazione dei siti di compostaggio aerobico eviteremmo già di pagare 40 mila euro al giorno, cioè 1/3 della multa”. “In questi anni i cittadini – hanno concluso Viglione e Muscarà – hanno pagato profumatamente un servizio piuttosto scarso, ed è solo la buona volontà degli stessi cittadini che ha permesso alla Campania di raggiungere livelli accettabili di raccolta differenziata”.