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INSIGNE – HAMSIK, IL NAPOLI VOLA. BATTUTO IL TORINO 2 A 1

Vittoria meritata del Napoli sul Torino in una gara dai due volti, primo tempo spumeggiante è ripresa spezzettata. La squadra di Sarri ha fatto valere la legge del San Paolo (undici vittorie e due pari in stagione) mentre quella di Ventura avrebbe dovuto osare di più nella ripresa. Gli azzurri scendevano in campo sapendo che tutte le altre grandi, ad eccezione della Roma, avevano vinto. Bisognava dunque tenere il passo e Sarri a sorpresa mandava in campo Lopez al posto di Allan, probabilmente appesantito dalla sosta. Dal canto suo, Ventura aveva il vantaggio di una classifica serena e faceva scelte consolidate: Quagliarella (tanti fischi per lui) affiancava Belotti in avanti mentre Acquah vinceva il ballottaggio con Benassi in mediana. Assente, ovviamente, Maksimovic, ancora non al meglio, del quale comunque Cairo e De Laurentiis avranno certamente avuto modo di parlare.

Il tema tattico della gara era chiaro sin dall’inizio, Torino che provava a fare possesso palla ma pronto ad abbassarsi molto quando era il Napoli a cercare la profondità. Higuain appariva subito molto ispirato, portava fuori i difensori granata e ne approfittavano le ali azzurre. Al 7′ Callejon veniva lanciato a rete da Hysaj ma Padelli era bravo a respingere il angolo. Dal corner, la prima conclusione della serata di Higuain, con pallone di poco a lato. Ritmi alti e Toro che spaventava il Napoli con Belotti, il cui destro in corsa era però impreciso. Solito duello Callejon-Padelli all’undicesimo: angolato ma non abbastanza potente il tiro dello spagnolo per sorprendere il portiere ospite. L’ex madridista giocava stabilmente tra le linee e da lì ispirava il gol di Insigne, che portava in vantaggio il Napoli. Bella azione degli azzurri con lancio mancino di Higuain per Callejon, che la lasciava ai venti metri per Insigne: la parabola che scavalcava Padelli era tanto morbida quanto imprendibile. Il Torino provava a riorganizzarsi e si rendeva pericoloso con Quagliarella di testa su cross di Molinaro: incornata perfetta dello stabiese e gran parata di Reina ad evitare il pari.

 

Partita vibrante, centravanti protagonisti e portieri chiamati spesso all’intervento. Ancora bravo, ad esempio, Padelli sul diagonale di Higuain al 28′. Al 32′ rigore per il Toro: prolungata azione granata con Peres che si liberava a destra e puntava Ghoulam, la scivolata dell’algerino era fallosa. Il giudice di linea Nasca segnalava il fallo all’arbitro Di Bello e Quagliarella trasformava con un pizzico di fortuna (Reina sfiorava la sfera ma non intercettava). Nessuna esultanza per Quagliarella, oggetto comunque di cori offensivi da parte dei suoi ex tifosi. Del Napoli di Quagliarella è rimasto solo Hamsik ed allora lo slovacco pensava bene di scrivere anche il suo nome sul tabellino dei marcatori: illuminante al 41′ il passaggio di Insigne che sorprendeva Bovo e trovava il capitano defilato a pochi passi da Padelli: tocco tra le gambe del portiere e Napoli di nuovo avanti prima dell’intervallo.

 

Ripresa con in campo, inizialmente, gli stessi interpreti della prima frazione e ritmi che fisiologicamente si abbassavano. Tuttavia, la partita saliva di tono agonistico anche se c’erano meno occasioni da rete. La prima era griffata Insigne con una punizione dai 25 metri sulla quale Padelli volava a deviare in angolo. Meno bravo il portiere granata sul corner, ma l’anticipo aereo di Koulibaly non trovava il bersaglio grosso. Ventura mandava dentro Maxi Lopez per un evanescente Belotti, Sarri rispondeva con Mertens per Insigne. Di tiri in porta, però, neanche l’ombra fino al 29′ quando Padelli era attento su Higuain. Poco dopo occasione Toro: Koulibaly perdeva palla banalmente, Maxi Lopez si involava e crossava potente in mezzo dove Acquah sfiorava soltanto la deviazione vincente. Nell’occasione venivano espulsi Sarri e Ventura, che non debbono essersi scambiati complimenti tra le due panchine. I minuti passavano senza che gli ospiti riuscissero ad accelerare le operazioni pur rimanendo in partita grazie al buon impatto dei nuovi entrati (Zappacosta e Maxi Lopez in particolare). Il Napoli, invece, si rendeva pericoloso con una serpentina di Mertens al minuto 87 conclusa con un diagonale a lato di poco. Era l’ultima emozione, poi scattava la festa del San Paolo.

 

 

 

 

*fonte  Gazzetta.it

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