Cultura

ALTERAZIONI: ALLA SCOPERTA DELL’ALTRO AL TEATRO, “IL POZZO E IL PENDOLO”

“Come definiresti questo posto?”, “Beh, casa.“; così si pronuncia Andrea Pascale, senza esitare, dopo aver versato fiumi di parole sulla rassegna AlterAzioni di cui è ideatore.
Ci troviamo in Piazza San Domenico Maggiore a Palazzo Petrucci, edificio del ‘400 che ospita da ormai 16 anni il teatro Il Pozzo e il pendolo, sorto dalle ceneri di un vecchio deposito. Sediamo ad un tavolino nel suggestivo ingresso, in compagnia della statua dello “scartellato”, sorvegliati da un inquietante “munaciello” seduto, gambe a penzoloni, su una trave del soffitto. Sono stata accolta da marionette di gentiluomini ed ho ammirato l’ampissima collezione di gialli che affolla, quasi straripante, gli scaffali della sala d’ingresso. Nonostante l’ambiente sia volutamente arredato per rispettare il senso di “inquietudine” cui si ispira, dopo poco ci si sente a proprio agio. “L’obiettivo del teatro, come quello del mio progetto, è di far sentire a casa le persone. Con la rassegna AlterAzioni, ad esempio, abbiamo scelto di privilegiare il Lunedì come giorno in cui mettere in scena i nostri spettacoli ed organizzare i nostri giochi. Questo perché il primo giorno della settimana è sempre il più duro, il più “fiacco”, quindi ci piace pensare di poterlo rendere meno oneroso“. Sì, avete letto bene: giochi. L’idea centrale della rassegna è infatti quella di coinvolgere il pubblico, annullando il distacco tra attore e spettatore, idea su cui Andrea ed i suoi collaboratori insistono, perché “andare a teatro non deve essere un’occasione formale, per cui senti la necessità di agghindarti”, è piuttosto un piacere, quasi un movimento naturale. “Con le nostre attività miriamo a mostrare il lato più nascosto di Napoli, “l’alter” del nostro nome, appunto, ma anche a mettere a contatto il pubblico con l’artista, con l’attore, che contestualmente rappresenta ‘l’altro’”.
Ciascun evento è preceduto da una mostra di quadri che si tiene nell’ampia sala d’ingresso la quale, ogni settimana, muta forma, si adatta al tema dello spettacolo. “Questa sala si è trasformata nel celebre Orient Express, In un quartiere della Londra Vittoriana, ed assumerà tratti orientaleggianti in occasione della rappresentazione di Le mille e una notte“, mi spiega.

Pozzo
Vicinissimo il prossimo appuntamento con AlterAzioni: Lunedì 1 Febbraio, Gadjo Trio in concerto. Dario De Luca alla chitarra, Alfredo Pumilia al violino e Bruno Belardi al contrabbasso, si esibiscono in pezzi di jazz manouche. Lo spettacolo è preceduto dal Delirio della Creatività di Teo Papocchio che insieme a Mattia Barbante ed altri giovani artisti rendono il pubblico partecipe del loro processo creativo realizzando in loco le loro opere, in tempo reale – per la prima volta le si potrà anche acquistare!
Assieme alle mostre ed agli spettacoli, come si è detto, giochi: “Sì Oscuro Poeta”, tenutosi lo scorso 22 Gennaio, ha coinvolto i partecipanti nella ricostruzione della pagina perduta del corpus di poesie del poeta spagnolo Pedro Salinas, spingendoli verso uno sforzo creativo il cui risultato è stato senz’altro interessante.
Andrea mi parla anche di altre attività in programma, che coinvolgeranno realtà modernissime come quella della street art, Le bombolette di Caravaggio, e della musica elettronica, Il suono artificiale, oltre ad inediti adattamenti teatrali dei più noti capolavori della letteratura italiana. Per non perdervi nulla, vi invito a visitare la pagina di AlterAzioni (https://www.facebook.com/progetto.alterazioni/?fref=ts), ricordandovi che gli eventi e gli spettacoli sono riservati ai possidenti di tessera associativa… ma niente panico!

È possibile acquistarne una a qualunque evento ad un prezzo davvero irrisorio.
Allora, cosa aspettate?

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