La vita nei quartieri “borghesi” di Napoli è realmente più tranquilla e più sicura rispetto a quella nelle periferie cittadine come Scampia che fanno parte dell’immaginario collettivo della Napoli criminale? A questa domanda risponde con risultati quanto mai sorprendenti il secondo rapporto sulla percezione della sicurezza e della vivibilità del quartiere realizzato dal gruppo di ricerca della cattedra di Criminologia diretta da Silvio Lugnano all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Dopo il rapporto Scampia presentato lo scorso anno i criminologi del Suor Orsola hanno portato la loro indagine che misura tra i giovani in età scolastica la percezione della sicurezza e della vivibilità nel proprio quartiere nella prima Municipalità di Napoli (Chiaia, Posillipo, S. Ferdinando). Una ricerca realizzata con la collaborazione del presidio di Libera Chiaia San Ferdinando Posillipo, del Liceo classico Umberto e dell’Istituto tecnico Commerciale Mario Pagano, somministrando un questionario agli alunni delle due scuole.
I dati emersi nelle risposte del campione di oltre seicento studenti saranno presentati giovedì 4 febbraio, nella Biblioteca Pagliara dell’Università Suor Orsola Benincasa, nel corso di una tavola rotonda che sarà anche l’occasione per la presentazione della settima edizione del Master in Scienze criminologiche, investigative e politiche della sicurezza dell’Università Suor Orsola Benincasa che tiene aperte le iscrizioni fino al 14 febbraio.
All’incontro, introdotto dal Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro e coordinato dal direttore scientifico del Master in Criminologia, Silvio Lugnano, prenderanno parte, insieme con i docenti e gli allievi delle scuole coinvolte nella ricerca, Alessandra Clemente, assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli, Celeste Giliberti, referente di Libera Presidio Chiaia, San Ferdinando, Posillipo e Pasquale Peluso, coordinatore didattico del Master in Criminologia del Suor Orsola.