L’otto febbraio, in seguito a mia richiesta ho avuto un lungo colloquio con la dott.ssa Paola Spena, vice Prefetto, settore Protezione civile Prefettura di Napoli, operante da settembre da parte del Ministero dell’Interno per i problemi di inclusione sociale ai fini di un coordinamento con le varie Amministrazioni.
In primo luogo ho sottoposto l’esigenza ed urgenza di fornitura di energia elettrica agli abitanti Rom del campo di via Cupa Perillo, anche per evitare fumi ed odori dalla combustione di legname per riscaldamento e pulizia dei bambini. Di fronte alla difficoltà di impianti Enel per il carattere abusivo del campo, ho fatto presente che sulla sinistra esiste l’area di proprietà comunale destinata alla realizzazione del progetto di strutture abitative dove si potrebbe collocare a nome di qualche soggetto una centralina, o pannelli solari. Ho poi richiamato il problema della rimozione irregolare di cumuli di rifiuti di vario genere da parte dell’ASIA. La stessa dott.ssa Paola Spena ha posto il problema del lavoro soprattutto per i giovani, ho fatto presente che al di là di alcune poche donne che lavorano presso famiglie o nella ristorazione presso il ristorante etnico Chikù di Scampia, e delle difficoltà per la loro situazione di trovare lavoro specialmente da parte di donne che lo desiderano, Fratel Raffaele sta predisponendo un progetto cooperativo per la raccolta e conferimento di materiali ferrosi. E’ chiaro che la disponibilità di opportunità lavorative è fondamentale per l’inclusione sociale e l’affermazione della legalità. per la sopravvivenza.
Si è interessata poi alla scolarizzazione dei bambini, alle attività delle associazioni. ed alla disponibilità a percorsi di osservanza delle regole da parte dei Rom del campo, ai fini dell’integrazione sociale. A questo proposito suggeriva di istituire incontri periodici tra associazioni, rappresentanti dei Rom, ed Amministrazione comunale. Ho fatto presente che, al di di là di alcune convocazioni in passato da parte dell’Assessore alle Politiche sociali sul progetto di strutture abitative per famiglie del campo, queste si sono interrotte nello scorso anno per la mancata realizzazione del progetto nei termini previsti dalla Commissione Europea. E stata proposta da oltre un anno la richiesta da parte del “Comitato Campano con i Rom” all’Assessore alle Politiche Sociali di una consulta dei Rom dei campi dell’area napoletana che finora non ha avuto seguito.
Ha convenuto che per un superamento progressivo della sistemazione dei Rom in campi ghetto la procedura idonea è quella della Convocazione di un Tavolo regionale, già richiesta dal Comitato, e si è impegnata a sollecitare la dott.ssa Carandante, Assessorato Politiche Sociali Regione Campania. Le criticità indicate, di cui ha preso nota, saranno sottoposte al Prefetto, e secondo le sue competenze solleciterà le Amministrazioni interessate.