Salve gente de mio spazio-mondo, il giorno di sabato tredici febbraio 2016 è, decisamente, un giorno da dimenticare! Archiviata la blanda prova della capolista che, contro una Juve terrorizzata e confusa, non è riuscita a tirare un solo tiro nella porta di Buffon, e si lasciata trafiggere da un tiro sbilenco di Zaza a due minuti dal novantesimo, la serata è continuata in uno stato di rabbia e sfinimento. Alla Tv, impazzava il festival di Sanremo, con Panariello e il povero Leonardo Pieraccioni, sempre più rotondo e depresso, che cercavano di far ridere con battute patetiche e soporifere. Su rai Tre, stretto fra partita e Sanremo, si è “bruciato” in triste solitudine, un grande film capolavoro, tratto dal bellissimo romanzo di Isabel Allende, “La casa degli Spiriti.” Accompagnato da mille imprecazioni, in attesa che Morfeo svolgesse il suo arduo compito, ho ascoltato le notizie “imburrate” del giorno che volgeva al termine. I TG della notte rilanciavano le battute del “Toscanello”, pure lui patetico, che non fanno ridere più nessuno. Preso dallo sconforto e dalla frustrazione mi sono preparato a trascorrere l’ennesima notte insonne. È stato solo allora che ho letto della richiesta che i sindaci del “Comprensorio di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, hanno inviato al Presidente “De Luca-Trentamila-Posti di lavoro”, affinché caldeggi (è scritto proprio così…) la candidatura dei campi Flegrei a Patrimonio Universale dell’Umanità nella lista dell’Unesco”. Nel leggere la notizia, ho avvertito uno stato di leggero abbandono, sentivo che ero sul punto di addormentarmi, e così, con un sorriso sulle labbra appena accennato, sono crollato fra le braccia delle divinità della notte, quando ormai era già passata, la mezzanotte e San Valentino è arrivato con la festa dell’amore. Durante la notte ho sognato i titoli dei giornali del mattino: “Juve, sorpasso scudetto!” Zaza gela il Napoli all’88’, sul mio viso è ricomparsa la maschera del dolore.