I GD di Avellino, al terzo congresso provinciale, hanno eletto il presidente e coordinatore Provinciale Berardino Zoina.
Hanno le idee chiare e soprattutto non vogliono commettere gli errori della classe dirigente ‘adulta’ del PD. Hanno eletto il gruppo dirigente e i delegati regionali.
Entusiasta il segretario provinciale. Si tratta di Lorenzo Preziosi che ha conquistato l’unanimità delle preferenze al terzo congresso della federazione svoltosi domenica pomeriggio a via Tagliamento ad Avellino. Dunque, anche i Giovani Democratici sembrano uscire da una fase travagliata che li ha costretti ad un lunghissimo commissariamento e alla quasi totale inattività dei circoli. Adesso, però, i GD hanno intenzione di ripartire con un nuovo slancio. E le quasi trecento tessere sottoscritte possono essere considerate un buon inizio. Ma ad ogni elezioni che si rispetti si devono registrare delle polemiche. E quella di ieri non fa eccezione. Il membro dell’assemblea nazionale del partito Marcello Rocco, ha sostenuto che non a tutti è stata concessa la possibilità di sottoscrivere la tessera, da qui i ricorsi che, però, pare non siano stati presi in considerazione.
Berardino Zoina giovane e brillante promessa della politica irpina stempera le polemiche e sostiene che la politica deve essere una motivazione per stare insieme, per condividere e proporre. A Zoina, abbiamo chiesto il leit motiv dell’impegno politico
Berardino Zoina, quali gli obiettivi dei GD irpini?
“Bisogna essere cittadini del mondo, sposare nuove idee di cultura e di sviluppo. La cultura, l’ideologia politica devono servire ad essere liberi di agire sul territorio e credere in ciò che si fa. Noi dobbiamo combattere la fuga dei cervelli dalla nostra Irpinia e dai nostri territori italiani”.
Qual è l’errore commesso dal PD irpino e dal PD in generale?
“Non posso e non voglio arrogarmi la presunzione di dare consigli a chi ha comunque scritto pagine di storia politica. Necessario è dialogare e condividere percorsi. Noi ce la metteremo tutta”.