Un’altra polemica gravita su Napoli e sulla sua amministrazione. Polemica scoppiata un paio di giorni fa a seguito della vincita della gara d’appalto per la rimozione dell’amianto dalle strade cittadine, dell’azienda Atr. Azienda tra i cui titolari compare Giovanni Pellini, imprenditore condannato in appello a sette anni, per essere stato responsabile di un traffico illecito di rifiuti, con l’altra conseguenziale accusa di disastro ambientale. Un paradosso che è stato reso noto dal quotidiano il Corriere del Mezzogiorno, che non ha perso tempo a spiegare ai suoi lettori chi fosse il Signor Pellini. La situazione, infatti, è alquanto anomala, poiché l’azienda che dovrebbe occuparsi di rimuovere l’amianto dalle strade, un rifiuto tossico e dunque dannoso per la salute dei cittadini, ha tra i suoi proprietari una persona, che potrebbe essere uno dei tanti responsabili che hanno contribuito ad avvelenare la terra dei fuochi.
Intanto il Comune di Napoli, con un intervento da parte del vicesindaco Raffaele Del Giudice, che ricopre anche la carica di Assessore all’Ambiente, ha comunicato che attenderà ulteriori accertamenti prima di firmare il contratto d’assegnazione: «Abbiamo sollecitato altri approfondimenti da parte della Prefettura. Voglio rassicurare che sul tema della lotta alle ecomafie e sulla questione morale nell’aggiudicazione degli appalti pubblici, abbiamo dedicato la nostra vita».
A puntare il dito contro il Comune di Napoli ci ha pensato Tommaso Sodano, ex Vicesindaco e Assessore all’Ambiente, che con un duro intervento ha esortato l’amministrazione a revocare l’affidamento: «Trovo gravissimo l’affidamento da parte del Comune, del servizio di rimozione dell’amianto a una società riconducibile ai Pellini di Acerra, una buona politica deve porsi il problema dei messaggi chiari contro le ecomafie». Forte anche l’accusa di Francesco Borrelli, consigliere dei Verdi, che giudica «impensabile», tutta questa vicenda legata all’assegnazione della rimozione d’amianto all’Atr.
Assegnazione che in questo momento, stando a quanto ha dichiarato il vicesindaco, sarebbe in standby, nell’attesa che la prefettura compia le dovute verifiche. Aldilà dell’assurdità di questa vicenda, resta da comprendere chi si occuperà, per il momento, della rimozione dei rifiuti contenenti amianto. Un tipo di spazzatura che, sebbene sia vietato gettare nei cassonetti normali, è comunque presente in alcune strade della città. Basterebbe guardare le numerose segnalazioni da parte dei cittadini sulle pagine di associazioni presenti su Facebook, per comprendere quanto questo sia un problema reale e quanto sia di primaria importanza, trovare un’azienda che si occupi al più presto della rimozione di questi rifiuti.