Il Napoli pareggia 1 a 1 con il Villareal nella gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League e dice addio ai sogni di gloria, dopo l’1 a 0 dell’andata. Agli azzurri non è magari il gol di Hamsik realizzato al 17′ del primo tempo. Nella ripresa, la rete messa a segno da Pina, condanna il Napoli alla eliminazione. Azzurri spreconi e sfortunati, fermati due volte dai legni, in una serata non benevola per la formazione di Sarri.
Niente remuntada, dunque, per il Napoli a cui resta un solo obiettivo stagionale: il campionato.
Che il Napoli avesse intenzioni serie lo si era capito subito, prima ancora del calcio di inizio. Leggendo le formazioni, infatti, era chiara la volontà azzurra di fare una partita di attacco con Mertens ed Insigne insieme alle spalle di Higuain oltre ad Hamsik mezzala. Di contro, invece, Marcelino si copriva con Rukavina ala destra in luogo del più offensivo Castillejo. Poco pubblico al San Paolo, colorata la rappresentanza di tifosi spagnoli al seguito del “sottomarino giallo”. I pericoli per il Napoli arrivavamo dall’alto (colpo di testa di Musacchio al 3′ su azione d’angolo) e dalla velocità di Bakambu (che al 12′ spara sua Reina da ottima posizione dopo un errore di Chiriches) mentre quelli per il Villarreal arrivavano, logicamente, da Higuain che a secco da tre partite dimostrava gran voglia di reagire alle critiche come gli aveva chiesto di fare Sarri eccedendo però in qualche preziosismo di troppo. Niente pullman parcheggiato davanti l’area di rigore per Marcelino, ma atteggiamento prudente cui il Napoli ovviava stringendo gli esterni d’attacco (Insigne e Mertens si scambiavano posizione dopo pochi minuti con il belga che passava a sinistra) per spingere con i terzini. Decisivo, però, al 17′ l’inserimento di una mezzala, Hamsik, per passare in vantaggio: lancio di Valdifiori per Higuain, francobollato da Ruiz che però respinge corto lasciando il pallone per la battuta al volo del capitano azzurro che si insacca alle spalle di Areola. Per lo slovacco quarta rete in sei partite contro il Villarreal. Gli ospiti accusavano il colpo ma non rinunciavano a giocare il loro calcio. Il Napoli si scioglieva con il passare dei minuti anche perché Lopez (destro potente al 39′) e Valdifiori crescevano in personalità e precisione, come in occasione del lancio del regista azzurro per il colpo di testa di Mertens al 31′ (facile la parata di Areola) e del corner al bacio per l’incornata alta di Chiriches (minuto 41). Il maggiore brivido per Areola arrivava però da un suo compagno: al 43′, infatti, Musacchio centrava il palo esterno su cross di Mertens, che prima dell’intervallo trovava anche il tempo per una percussione conclusa da un destro a lato.
In generale, quello del primo tempo era un Napoli propositivo che nella ripresa doveva però chiudere il discorso. I ritmi non potevano essere elevati perché il Villarreal era deciso a non concedere campo agli azzurri nonostante la situazione sfavorevole di punteggio che comunque garantiva agli spagnoli i supplementari. Il Napoli alzava allora ulteriormente il pressing ma doveva ancora ringraziare Reina, miracoloso nell’anticipare Bakambu su cross basso di Rukavina. La beffa era nell’area ed arrivava da un mancino di Pina che provava a crossare dalla trequarti e trovava l’incrocio dei pali con Reina ovviamente sorpreso. Gelato il San Paolo perché a quel punto al Napoli servivano due gol. Sarri tardava a metter dentro Gabbiadini (in campo al 33′ per Lopez) ma non si può dire che gli azzurri non meritassero di più e la doppia conclusione di Insigne e Mertens al 27′ (bravissimo in entrambe le circostanze Areola) certificava il predominio assoluto del Napoli. Higuain, però, aveva le polveri bagnate ed al 30′ sparava alto da posizione defilata. Il serrate finale produceva mischie e mezze occasioni, compreso un bel tiro al volo di Jorginho che sfiorava il bersaglio grosso. Era l’ultima emozione, le altre per il Napoli dovrà riservarle il campionato.