Continua il dibattito sulle primarie del centrosinistra a Napoli. Stavolta, ne abbiamo parlato con Gianluca Daniele del PD, consigliere regionale in Campania.
Alle prossime primarie, Lei ha scelto di sostenere Marco Sarracino, al quale viene spesso mossa la critica di essere troppo giovane. Quali sono, secondo Lei, i punti di forza di un candidato ventenne, e quali vantaggi può avere la sua candidatura rispetto a veterani come Valente e soprattutto Bassolino?
«Abbiamo deciso di sostenere Marco Sarracino in quanto vi è la necessità, sia nel Partito Democratico che nella città di Napoli, di dar vita ad un forte cambiamento. Infatti, la scommessa che il Pd deve cogliere è quella della costruzione di una nuova classe dirigente capace di governare i comuni e che rappresenti un elemento di innovazione sia dal punto di vista anagrafico che, cosa ancora più importante, per quanto riguarda il ricambio della gestione dell’amministrazione.»
Quali sono i rapporti tra i candidati, al momento? Visto da fuori, sembra che l’atmosfera sia un po’ tesa all’interno del PD.
«Per quanto ci riguarda abbiamo deciso di fare una campagna tesa a fare emergere solo i nostri contenuti programmatici: il lavoro, il sociale – tipo la proposta sul reddito minimo di inserimento -, l’edilizia popolare, la vivibilità e la sicurezza e credo che sia nell’interesse del centrosinistra evitare colpi bassi e inutili polemiche. Per questo ritengo sia Bassolino che la Valente degni candidati a sindaco.»
Se il PD dovesse farcela alle elezioni, crede sia possibile un’eventuale collaborazione con altre forze politiche, come il M5S ad esempio?
«Credo che in generale sia sempre opportuna la collaborazione con le altre forze politiche, del resto è la stessa linea che ci siamo dati anche alla Regione, laddove possibile. È chiaro che purtroppo nel movimento 5 stelle non sempre si riscontra la stessa voglia di collaborazione e la volontà di affrontare e risolvere i problemi. Del resto, la principale collaborazione, anche a Napoli, deve essere quella con le altre forze del centro sinistra.»
Quali sono le debolezze più gravi della città metropolitana su cui bisogna intervenire tempestivamente?
«Credo che la principale emergenza sia il lavoro, soprattutto per quanto concerne la creazione di nuova occupazione, e favorire le condizioni per lo sviluppo della nostra città. In questo la vicenda Apple è emblematica perché ha dimostrato quanto la città sia affamata di occupazione di qualità, per questo, la nuova amministrazione dovrà mettere in atto tutte le iniziative volte a creare le condizioni per lo sviluppo. Risulta, quindi, di fondamentale importanza la questione di Bagnoli, del Porto e la riqualificazione del centro storico.»