Stamattina, alle ore 9.30, nell’aula Bunker del carcere di Rebibbia a Roma, riprende l’udienza contro De Santis nel processo Ciro Esposito. Sono stati ascoltati i testimoni a favore di quest’ultimo, Iorio, Lanzilotti, Mariotto, che riferiscono che Daniele De Santis da tempo non andava più allo stadio, e negano che potesse fare uso di droghe.
Un altro teste, Acresta, il cui nome è stato citato da una prostituta come amico del suddetto De Santis, dichiara che costui era solito fare beneficenza, nega con fermezza la possibilità di uso di droghe e sostanze stupefacenti e ribadisce che men che mai portava armi con sé, e che in nessun modo ha meritato l’appellativo di nazista. Soltanto un centinaio, forse una cinquantina di tifosi napoletani erano armati fino ai denti con spranghe, sassi e bastoni.
Dopo una pausa di circa quindici minuti, l’udienza riprende con l’ultimo teste di De Santis, Capponi, che afferma di essere vivo soltanto grazie a lui, che gli ha dato un tetto sotto cui vivere.
Nella mia vita ho ascoltato e visto un bel po’ di cose, belle e brutte; ho incontrato un bel po’ di persone. alcune vere e alcune false, altre che tentavano di raggirarmi, altre ambigue, ma mai mi sarei sognata di incrociare sguardi di persone a cui il cuore non ha mai pulsato, che pur di mentire sono capaci anche di negare l’evidenza.
Un uomo che esce di casa armato di pistola e coltello, che ha trascorso alcune notti di sesso e droga, dopo un passato fatto di Daspo ed estrema destra, conosciuto alle forze dell’ordine anche per l’utilizzo di armi, dopo essere stato allontanato persino dai gruppi ultras per l’eccessiva violenza, adesso c’è chi è suo amico intimo da quasi tre anni (e vi ricordo che l’agguato a Ciro Esposito è avvenuto il 3 maggio 2014) e lo proclama un santo. Adesso non ha mai fatto uso di droghe, mai avuto armi, una figura paterna per i bambini che frequentavano la scuola calcio Boreale, ha fatto beneficenza, ha tolto dei comunisti dalla strada, ama gli animali… in altre parole, ci hanno fatto assistere alla beatificazione di De Santis.