Risvegliamoci in cortile è una campagna per l’utilizzo di cortili e giardini scolastici, auspicio di ripartenza dopo il lungo inverno della scuola pubblica e privata italiana. L’uscita dalle aule per fare scuola nella città, la cooperazione educativa, la centralità del corpo e dell’esperienza come base dell’apprendimento e l’insegnamento come pratica di cura e liberazione, sono ricordi dell’ultima primavera della nostra scuola risalenti al secolo scorso.
Oggi la paura, il giudizio, la routine e le politiche pubbliche al servizio di interessi molto poco “pubblici”, hanno ridotto le giornate di scuola a una sorta di carcerazione dietro a banchi e cattedre, dove adulti e bambini troppo spesso dimenticano le infinite possibilità indicate da maestri come Freinet, Dewey, Montessori, Steiner. Perché ricominciamo dai cortili? Perché è proprio negli spazi “aperti” interni alle scuole che si consuma ogni giorno la parte più evidente di questo letargo. “Non è agibile”, “Non abbiamo un’insegnante di educazione fisica”, “E se si fanno male?”, “Ma chi si prende la responsabilità?”, “Fare scendere i nostri bambini? ma siamo impazziti?”… Sono queste alcune delle più frequenti motivazioni date da insegnanti e dirigenti alle nostre domande sul perché cortili e giardini di scuola rimangano inutilizzati.
Pigrizia, routine e paure (di genitori e insegnanti) impediscono a migliaia di bambini e adulti di avere almeno una mezz’ora d’aria al giorno, ma soprattutto sono atti mancati, emblematici di una scuola che sceglie ogni giorno la metodologia dell’oppressione, del controllo autoritario e della castrazione di esperienza, gioco e esplorazione libera come base di apprendimento e crescita autonoma. Tutti capisaldi della primavera di cui parlavamo prima, concetti che oggi infarciscono manuali di formazione per futuri insegnanti e circolari ministeriali, rimanendo però lettera morta.
Ricominciare dai cortili è una piccola cosa, ma può costituire un passo importante verso la ricostruzione di una scuola dell’esperienza. Anche perché non c’è nessun ministro o autorità esterna che deve concederlo, occorre solo un po’ di coraggio e voglia di uscire dalla gabbia del non senso. Esiste anche una formula magica: accantonare la domanda che ormai la fa da padrona nella vita scolastica “E se si fa male?” e rimettere al centro “E se si fa bene?”. Sei disposto a correre questo rischio grandissimo? Risvegliamoci in cortile!!! Magari riusciremo a goderci una nuova primavera.
Come aderire alla campagna? • inviando una tua sottoscrizione (nome e principali dati identificativi della scuola, associazione, altro ente o del singolo aderente) alla mail info@barritodeipiccoli.org, con la dicitura: aderisco alla campagna “Risvegliamoci in cortile”. Meglio ancora se nella mail riesci anche a raccontare una o più azioni concrete che intendi intraprendere in questa direzione (es. raccolta di firme tra genitori per la discesa in cortile; adozione di orto o aiuole, etc.) • avviando programmi giornalieri di utilizzo dei cortili e dei giardini, o raccontando come questi spazi vengono già utilizzati. Anche in questo caso basta inviare una mail a info@barritodeipiccoli.org • partecipando a una delle azioni contenute nel programma “Consigli minimi per un buon risveglio nel cortile della tua scuola”, che di seguito riportiamo.
Consigli minimi per un buon risveglio nel cortile della tua scuola:
Vengono qui di seguito illustrate le due modalità con le quali il Mammut contribuisce in maniera diretta alla campagna “Risvegliamoci in cortile”. La prima è un concorso letterario “Giornalista per un mese”, la seconda una variegata gamma di offerte ad opera del ludobus Mammut: “Un Mammutbus nel cortile”.
Il concorso letterario: “Giornalista per un mese” Il Centro Territoriale Mammut, in collaborazione con il quotidiano “Il Mattino”, indice il concorso letterario “Giornalista per un mese” che quest’anno prende il titolo: “Risvegliamoci in cortile”.
Arrivato al suo terzo anno, il concorso letterario “Giornalista per un mese” propone ai bambini delle scuole elementari di inviare manoscritti autoprodotti a partire dalla seguente traccia: Nel cortile/giardino della mia scuola si è risvegliato uno strano animale. Adesso ti racconto come è fatto, dove ha dormito tutto questo tempo, che poteri strani ha, dove ha costruito la sua tana… ma soprattutto in che modo ha trasformato la mia scuola da quando si è risvegliato. Il concorso rientra nella più generale campagna “Risvegliamoci in cortile” (info su www.mammutnapoli.org), volta all’incremento dell’uso di cortili e giardini scolastici, tentativo di dare nuova forza alla pedagogia attiva e alla scuola che si fa fuori dall’aula. Il concorso letterario fa anche parte del percorso di scrittura collettiva portato avanti dal Centro Mammut con alcune scuola di Scampia, Genova e Modena”, ricerca attorno ai possibili intrecci tra didattica e salute e base del giornale dei bambini on line e cartaceo il Barrito dei Piccoli (www.barritodeipiccoli.org).
Regolamento del concorso
1 Il concorso inizia il 2 aprile e termina il 20 maggio 2016.
2 Il concorso si rivolge alle scuole elementari di tutte le regioni italiane e si compone di tre sessioni a) Racconti scientifici b) Racconti di cronaca c) Racconti dell’immaginazione.
3 In linea con quanto andiamo sperimentando, il racconto inviato potrà avere un taglio prevalentemente scientifico, immaginifico o di cronaca. Ovvero potrà consistere nel racconto di un risveglio animale davvero accaduto all’interno di un cortile scolastico. In questo caso il racconto potrà far parte delle due categorie: a) “racconti scientifici” se basato su un’osservazione puntale e dettagliata, su prove tangibili e su domande/ipotesi riconducibili agli ambiti delle scienze naturali. Dovrà in ogni caso trattarsi di un’osservazione diretta, nel senso che altre fonti potranno supportare il racconto e le sue tesi, ma non potranno costituire il nucleo principale del racconto stesso. b) oppure della categoria “cronaca”, nel caso in cui sarà prevalente la matrice narrativa, attenendosi a criteri di realisticità e fascinazione del racconto.
c) infine il racconto potrà essere ascritto alla categoria: “racconti dell’immaginazione” se consisterà in un mito, in una leggenda, in una favola già esistente, o se frutto della pura fantasia del partecipante.
4 I manoscritti dovranno comporsi di un massimo di due cartelle e pervenire al centro territoriale Mammut entro e non oltre il 20 maggio 2016. I manoscritti dovranno essere spediti via mail all’indirizzo concorsi@barritodeipiccoli.org. In casi particolari potrà essere concordato il ritiro direttamente ad opera degli operatori Mammut.
5 I manoscritti potranno contenere anche foto, disegni, fumetti, sempre però nei limiti delle 2 cartelle
6 I partecipanti dovranno inserire i propri dati identificativi e quelli della scuola di appartenenza. I manoscritti non verranno restituiti, e i partecipanti autorizzano il Centro Mammut a pubblicarli e ad utilizzarli liberamente.
7 Principali criteri di valutazione saranno: • poeticità del racconto • corrispondenza ai criteri indicati per ciascuna delle categoria in concorso (scientifico, cronaca, immaginazione) • comprensibilità del racconto • verranno preferiti i racconti più facilmente riconoscibili come autentici, ovvero scevri dall’intervento adulto. • originalità del racconto • suggestività dell’animale protagonista del racconto • capacità di immaginarsi una scuola nuova a partire dal risveglio dell’animale in cortile Non costituiranno invece criteri di scelta dei racconti vincitori eventuali errori di scrittura (ortografici, uso del dialetto).
8 Verrà assegnato un premio a ciascuna categoria di concorso: scientifico, cronaca, immaginazione. Il premio consisterà nella pubblicazione per un mese (una volta a settimana) degli articoli dei vincitori sul giornale “Il Mattino”.
La selezione dei racconti vincitori verrà effettuata in maniera insindacabile da una giuria nazionale nominata dagli organizzatori e composta da esponenti del mondo della cultura, dell’educazione e della pedagogia.
9 Presentazione/lancio concorso Il concorso viene lanciato attraverso la stampa e altri canali istituzionali e comunicativi che hanno dato la propria disponibilità a contribuire. Potrà essere richiesto un lancio del Concorso all’interno della scuola attraverso il Mammut secondo le modalità di seguito indicate.
Un Mammubus nel cortile
Il Mammutbus è il camper del Mammut, più che ludobus centro territoriale mobile da cui facciamo apparire le meraviglie incontrate in questi nove anni di sperimentazioni tra scuola, strade, piazze e campi rom d’Italia. Sono tante le possibilità di risveglio a partire dall’allestimento nei cortili scolastici di set di gioco Mammut (molte di queste raccontate su www.mammutnapoli.org e su www.barritodeipiccoli.org): giochi a circuito come la Kermesse; la serigrafia artigianale, il teatro magia, la costruzione di burattini e narrazioni teatrali come momento conclusivo di scritture collettive di storie; la scuola Mammut con interventi che partono dall’aula per finire in cortile e in città; il semplice allestimento di giochi in legno dell’antica tradizione popolare come set di gioco libero e sperimentazione di spazi e relazioni in autonomia.
In questi anni il Mammutbus è stato il principale strumento di lancio dei nostri concorsi letterari. In maniera gratuita per le scuole già partecipanti al Mito del Mammut e dietro pagamento di un costo per le altre scuole che ne faranno richiesta, il Mammutbus potrà effettuare direttamente il lancio del concorso nel seguente modo: • presentazione aperta a tutta la scuola, durante la quale gli operatori Mammut narreranno un mito, input per illustrare la consegna a bambini e insegnanti
Per info e contatti: 3208251501 www.mammutnapoli.org www.barritodeipiccoli.org info@barritodeipiccoli.com centro territoriale mammut napoli Centro Territoriale Mammut piazza Giovanni Paolo II, 3/6 80144 Napoli
• per un numero limitato di classi verrà poi proposto un laboratorio nel cortile scolastico, attorno e dentro al Mammutbus dove:
a) le singole classi, divise in ulteriori sottogruppi, partecipano ad un’ulteriore narrazione all’interno del camper Mammutbus;
b) ciascuna classe produce il manoscritto con pennarelli, tempere e altri materiali anche a seguito dello stimolo ricevuto all’interno del camper;
c) negli intervalli tra un sottogruppo e l’altro i bambini giocano con i giochi della tradizione popolare contenuti nel Mammutbus;
d) al termine della mattinata vengono ritirati gli elaborati dalle classi che hanno partecipato alla presentazione collettiva.
Il Mito del Mammut, giornata finale. Il Mammutbus effettua risvegli nei cortili, ma anche in piazze, strade, parchi e altri spazi pubblici. Appuntamento fisso è ormai la giornata conclusiva del gioco di teatro quartiere il Mito del Mammut, arrivato alla sua nona edizione. Anche quest’anno, il 12 maggio 2016, organizzeremo per l’occasione una grande caccia al tesoro spettacolo proprio nel cortile antistante la sede Mammut, ovvero nell’immensa piazza Giovanni Paolo II di Scampia. La caccia al tesoro è aperta a tutte le scuole e alle associazioni che ne faranno richiesta entro e non oltre il 10 aprile 2016. La partecipazione è gratuita.