“Per quanto mi riguarda voterò il Si. Abbiamo le coste più belle e invidiate del mondo. Sono loro il nostro petrolio azzurro che va salvaguardato il più possibile”.
Così Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia in seno al consiglio regionale della Campania, riguardo la posizione del partito in vista del referendum sulle trivellazioni in programma per il 17 aprile prossimo.
Continua il nostro viaggio all’interno del parlamentino regionale, per cercare di capire le varie posizioni dei partiti in vista dell’appuntamento referendario.
Onorevole Cesaro, lo scorso 29 settembre, anche il gruppo di Forza Italia ha scelto di votare sì alla richiesta di referendum abrogativo. Può spiegarci i motivi di tale scelta?
“Perché è giusto che i cittadini decidano sul futuro dei territori, cosa che non sempre la politica riesce a garantire. Per questo in Consiglio regionale siamo stati tra i sostenitori del referendum stesso”.
C’è stata un po’ di contestazione, giunta da più parti, circa la scelta della data del 17 aprile…
“Francamente sono rimasto molto deluso da Renzi che, al di là della sua retromarcia sui temi dell’ambiente, non ha raccolto l’invito ad accorpare la giornata referendaria a quella delle Amministrative. Questo costerà circa 300 milioni di euro ai contribuenti. Senza contare il rischio affluenza”.
Oggi Renzi e il PD si muovono tra il No e l’astensione, anche se tra le nove regioni che hanno chiesto il referendum, sette sono a guida piddina…
“Qualcuno dovrebbe ricordare loro che il referendum è stato chiesto da ben nove Regioni italiane. A questo punto spero si raggiunga almeno il quorum. Poi, ai cittadini, spetterà la scelta finale”.
