Il Festival dei diritti dei ragazzi nasce “dal basso”, nella logica della comunità educante, tra una rete di soggetti pubblici e privati (scuole, amministrazioni comunali, enti non profit, associazioni…) accomunati da un patto «con l’intento di impegnarci a creare un movimento educativo e sociale che contribuisca attivamente a conseguire il fine del rispetto e della promozione della dignità delle ragazze e dei ragazzi del nostro territorio» (dalla “Carta d’intenti” del Festival).
Uno spazio/tempo annuale fisso di confronto, riflessione e, soprattutto, di incontro sui diritti dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, affinché cresca l’attenzione alla tutela dei loro diritti e al loro protagonismo nella comunità, ritrovandoci come “comunità educante” del territorio, in costruzione permanente, superando autoreferenzialità e progettualità isolate ed autonome, fini a se stesse.
A questa edizione partecipano, oltre ai promotori, sia nella fase della progettazione che in quella di realizzazione, 29 scuole e una ventina di associazioni ed enti non-profit del territorio regionale campanoIl Festival di quest’anno è dedicato al tema delle migrazioni: “Siamo tutti migranti”. Negli ultimi mesi il corpicino di Aylan Kurdi morto su una spiaggia e quello del neonato nella tendopoli di Idomeni hanno dato uno scossone alle nostre coscienze, facendoci capire che tutti i migranti sono innanzitutto persone e non potenziali terroristi; le loro foto, che hanno fatto il giro del mondo, sono l’immagine simbolica di una condizione umana sprofondata in condizioni di inumanità, l’emblema di una “civiltà” sconfitta, che si raggomitola sui propri egoismi di fronte all’immane tragedia di chi fugge da violenze e guerra o, nella migliore delle ipotesi, dalla fame e dalla povertà assoluta.
Di fronte a queste storie personali, siamo tutti migranti! Nel senso che comunemente diamo oggi a slogan come questo: siamo tutti con loro, ci sentiamo tutti uniti a loro. Ma, soprattutto, nel senso che siamo impegnati a riscoprici tutti migranti: migranti sono stati i nostri padri in cerca di “fortuna”, migranti siamo tutti oggi, in un mondo-villaggio globale dove la diversità come ricchezza e la pace come “convivialità delle differenze” (don Tonino Bello) dovranno avere ragione sui rigurgiti di nazionalismo egoista e sulle intolleranze di ogni tipo.
Giovedì 7 aprile, alle ore 17.30, nell’atrio del Palazzo Municipale di Nola, si terrà l’incontro di apertura del IV Festival dei diritti dei ragazzi, il cui tema sarà SIAMO TUTTI MIGRANTI
ore 17.30 Atrio del Palazzo Municipale in caso di avverse condizioni meteo, il convegno si terrà presso la Sala dei Medaglioni – Palazzo Vescovile Nola
Saluti e introduzione
Virgilio Marone – Direttore Ufficio Scuola Diocesi di Nola
Presiede
Paolo Mancuso – Procuratore della Repubblica Tribunale di Nola
- CHE IL MEDITERRANEO SIA «affacciati alle sponde dello stesso mare… nisciuno è pirata, nisciuno è emigrante… …simme tutte naviganti»
- OLTRE LA LOGICA DELL’EMERGENZA E DELLA PAURA Elena de Filippo – Presidente Cooperativa Sociale “Dedalus”
- DUE ORAZIONI LAICHE “A mare si gioca” “Quel bambino nato dal fango”
- ACCOGLIENZA FA RIMA CON CIVILTÀ Sergio Serraino – Responsabile Ambulatorio Castelvolturno Francesco Dandolo – Responsabile Migrazioni Comunità di Sant’Egidio – Napoli
modera: Fedele Salvatore – Cooperativa Sociale Irene ‘95
Il programma completo è consultabile sulla pagina Facebook:
https://www.facebook.com/festivaldirittiragazzi/?fref=ts
Di seguito, l’edizione sfogliabile online
https://issuu.com/luigiferrante.it/docs/book_festival?e=16566388%2F34388403