Esce in questi giorni il libro di padre Ernesto Santucci, dal titolo Io sono un albanese (Avagliano Editore, pag. 356, 22 €). Si tratta di uno spaccato dell’Albania post-comunista vista con gl8i occhi sereni e imparziali di un sacerdote gesuita: un percorso che va dalle rovine lasciate da un feroce regime totalitario fino a un raggiungibile orizzonte di speranza.
Il racconto di padre Santucci è scandito dalle lettere inviate periodicamente agli amici italiani: si alternano sogni che si realizzano e progetti in un’area che va da Tirana a Kruja, passando per tanti villaggi.
C’è il desiderio di riportare il Vangelo, di ricostruire persone e chiese, di evangelizzare, di battezzare, di predicare. Ma c’è anche il terreno fertile, la fiamma covata sotto la cenere che riprende a splendere, e sullo sfondo tanti racconti di sacerdoti e laici che hanno pagato con la vita la loro fedeltà a Cristo.
Ha detto padre Santucci: «Credevo di riportare la fede, ma sono loro che l’hanno fatta crescere in me». Da tante vicende diverse si ricostruisce la storia, quella di un popolo che ritrova le sue radici cristiane e che si avvia verso un cammino di libertà, umana e religiosa.
Un libro dedicato a chi ama la storia dei popoli in cammino verso la libertà. Può essere richiesto presso tutte le librerie Feltrinelli, o all’indirizzo e-mail ordini@avaglianoeditore.it