Presentato a Roma il rapporto di Save the Children “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla “povertà educativa”.
Per povertà educativa si intende una scarsa opportunità formativa o di servizi a disposizione dei minori o degli adolescenti. Il peggior primato, in tale ambito, è delle regioni del Sud, dove Sicilia e Campania hanno il record negativo per l’offerta dei servizi per l’infanzia; solo infatti il 52% degli alunni dispone di mense scolastiche ed appena il 59% ha a disposizione strutture scolastiche efficienti.
A risentire delle strutture e quindi dell’offerta formativa sono i ragazzi: solo quasi il 20% dei quindicenni non raggiunge la soglia minima di competenze in lettura e il 25% in matematica. E sono pochissime le scuole che offro un orario a tempo pieno, ossia rimangono aperte per offrire corsi ed opportunità per gli alunni. Alto anche il tasso di dispersione scolastica: quasi il 15% abbandona prima del termine previsto.
Risulta evidente il divario tra Nord e Sud del paese. Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia-Giulia offrono servizi e strutture all’avanguardia, avvicinandosi, e di molto, alla media europea.
In questo scenario, parte l’iniziativa ‘’Illuminiamo il futuro’’, 400 iniziative sparse in tutta Italia che avranno lo scopo di fornire attività extracurriculari ai ragazzi. Nei quartieri più a rischio delle nostre città verranno installati i cosiddetti ‘’Punti Luce’’, luoghi dove verranno organizzati corsi e attività gratuite per i ragazzi dai 6 ai 16 anni: laboratori teatrali e musicali, piani di sostegno allo studio e attività motorie e altro.
La crescita del paese passa soprattutto dalla crescita culturale e umana delle nuove generazioni. E un paese civile si riconosce dalla possibilità per tutti di accedere all’istruzione.