Otto brevi storie narrate con la stessa velocità dello scatto fotografico. Ripresa, sviluppo e stampa tradotti in parole scritte. Una sequenza di esperienze e incontri annotati da un fotografo napoletano di Architettura e Beni Culturali. (Dal 1 al 27 giugno).
L’esigenza di un’indagine ricerca sulla fotografia a Napoli nasce dallo stretto legame che ha sempre interessato Napoli e l’arte fotografica, sin dalla nascita della fotografia.
La nostra città è sempre stata una città di grandi fotografi, riconosciuti sia in Italia che all’estero. Non a caso nel 1839 il dagherrotipo viene ufficialmente presentato in Italia proprio nella nostra città dal fisico Macedonio Melloni che tiene una relazione su di esso all’Accademia delle Scienze di Napoli.
Pioniera nel campo della fotografia, la nostra città ha conosciuto i Parisio, i Carbone, i Troncone, i Sansone e i Carruba, D’Alessandro e Jodice.
Non solo: Napoli è sempre stata un palcoscenico naturale che ha offerto spunti di ricerca e documentazione. Hanno fotografato Napoli Alinari, von Gloeden, Bresson, Capa e tutte le più grandi firme della fotografia internazionale.
Napoli ha vissuto, condiviso, tollerato e amato la fotografia sin dalla sua nascita, facendone anche uno spettacolare volano economico, basato sulla creatività, la bellezza e l’intraprendenza.
Prima città da sempre nelle classifiche record di matrimoni, ha sviluppato in maniera naturale un fiorente mercato di fotografia di cerimonie che ha visto numerosi maestri d’arte primeggiare nel loro campo e nella fotografia in generale. Ricca di architettura e storia, ha formato eccellenti fotografi di architettura o beni artistici e ritrattisti, consacrati dal regista Mario Mattioli e dal grande Totò nella versione cinematografica di “Miseria e Nobiltà”, tratta dal testo di Eduardo Scarpetta e dai foto-giornalisti delle testate cittadine.
Napoli ha sempre protetto e ispirato la professione e il mestiere del fotografo. Ed è proprio questo “mestiere” che l’indagine/ricerca “Presente Napoletano” vuole indagare, capire e far scoprire, e con esso le centinaia di fotografi che, quotidianamente, praticano, rispettano e amano la fotografia e con essa e di essa vivono. Indagare sulla loro passione e sulle difficoltà che affrontano quotidianamente, analizzare i loro successi e comprendere in che modo divulgano questa arte senza i clamori dei riflettori, spinti solo dalla loro passione e scrupolosità nello svolgere il proprio lavoro è l’intento della indagine/ricerca “Presente Napoletano”.
Nell’ambito di essa saranno presentate, presso la Galleria Mediterranea Arte di via Carlo de Cesare una serie di mostre sui lavori di questi professionisti.
Il primo appuntamento con “Presente Napoletano” è per il 1 giugno alle ore 18, con la mostra “Il Capitale di Max”, in cui il fotografo napoletano Massimo Velo presenterà al pubblico otto brevi storie narrate con la velocità dello scatto fotografico e attraverso racconti scritti di cui è autore lo stesso fotografo. Architetture, ricordi, luoghi, pensieri, parole e scrittura: Massimo Velo si immerge e ci accompagna in una Napoli antica ma ancora ben presente e lo fa con la sua naturale delicatezza, regalandoci dei brevi racconti che sono altrettante fotografie. Fotografie in scrittura che fanno penetrare nella nostra mente i suoi ricordi facendo riaffiorare con forza i nostri. Nel lavoro di Velo, fotografia e scrittura, due discipline a volte in contrasto, si fondono fino al punto da non farci capire se è nata prima la fotografia o lo scritto.
Non si tratta di didascalie, né di spiegazioni o commenti alle foto: in “Il Capitale di Max” Massimo Velo, scrittore e fotografo da sempre, offre a chi guarda un vero e proprio racconto che potrebbe anche vivere da solo, ma che diventa un corpo unico insieme alla foto e si fonde con essa.
Massimo Velo è fotografo professionista dal 1974. Svolge la sua attività principalmente a Napoli, nei settori dell’industria, dell’architettura e del patrimonio storico-artistico. Ha condotto corsi di formazione per i giovani dell’articolo 23 e poi (in collaborazione con la Soprintendenza ai B.A.S.) per i giovani del consorzio TARA, mirati a campagne fotografiche sul territorio. Presso L’Istituto Europeo del Restauro di Ischia conduce tutt’ora corsi di fotografia applicata di 36 ore. Presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con l’incarico di docente esterno, dal 2008, tiene un corso di 75 ore sulle “tecniche di ripresa con il banco ottico”. Dal 1974 collabora assiduamente con: Università degli studi di Napoli Federico II, Seconda Università degli Studi di Napoli, Società Napoletana di Storia Patria, Soprintendenze e Polo Museale di Napoli e Caserta, Archivio di Stato di Napoli, Biblioteca Nazionale di Napoli, Archivio Notarile, Ministero dell’Interno, oltre a varie istituzioni scientifiche nazionali ed estere.
Vernissage 1 Giugno 2016. Ore 18,00
Galleria Mediterranea Arte, via Carlo de Cesare, 60, Napoli. T: 081.403310 www.mediterranea-arte.com
“Presente Napoletano” è organizzato in collaborazione con l’Associazione Fotografica KontroLab di Napoli. Il progetto gode della Direzione Artistica di Mario Laporta.