di Salvatore Salzano
Le conferenze stampe di queste ore, e le inutili polemiche a fare a gara a chi si dimette per primo dalla segreteria provinciale o dai circoli, servono a ben poco.
Si potrebbe dire che la lista del PD al Comune era debole.
Si potrebbe dire che la differenza tra Comune e Municipalità ha un valore : – 21868 voti.
Si potrebbe dire che è mancato il supporto di un intero gruppo dirigente che dal 6 marzo non ha fatto altro che sputare sul proprio partito, mettendosi allo stesso livello di questo sindaco.
Si potrebbe anche dire che con i profili politici dove abbiamo perso non avremmo certamente vinto ( lo dicono i numeri ).
Si potrebbe dire che le due liste alla municipalità di de Magistris sono state costruite per portare il consenso al candidato a Sindaco , perché palesemente in difficoltà, mentre le nostre erano una sommatoria di gruppi locali (nessuno escluso)
Si potrebbe dire che perdiamo il 27% di voti rispetto alle regionali del 2015, e lo facciamo in tutti e 29 quartieri, nessun dirigente si può sentire escluso.
Matteo Renzi, Segretario Nazionale del PD , il giorno dopo le elezioni amministrative del 5 giugno, ha annunciato che finita la fase del ballottaggio proporrà alla direzione un commissariamento coraggioso.
Quindi di fatto il Patito Democratico napoletano è già commissariato.
Ora spiegatemi il senso, nel convocare un’assemblea provinciale che servirà solo e soltanto a riempire pagine e pagine di quotidiani con notizie che non fanno altro che alimentare il populismo del Sindaco e l’astensionismo.
E’ assurdo che istituzionali e dirigenti provinciali stiano sostenendo De Magistris, molti addirittura dal primo turno.
Come si fa a sostenere un’amministrazione che approva decine di emendamenti chiedendo il favore a consiglieri di ogni tipo di restare in aula per il numero legale? Che affida appalti senza una gara ? Che assegna alloggi e immobili agli abusivi ? Che costruisce piste ciclabili senza criterio spendendo milioni di euro ? che promuove in poche settimane centinaia di agenti della polizia municipale ? Che continua ad aumentare gli staffisti pagati da noi cittadini ? Che unifica le società partecipate senza nesso logico e le usa per le elezioni amministrative?
Come fate a non ricordare che è dal 2011 che veniamo presi in giro come democratici?
E’ vero, al nostro interno ci sono una miriade di problemi , ma almeno un po’ di orgoglio dovrebbe scattare, proprio da chi nel 2008 ha fondato e creduto in questo partito.
Un partito che nonostante la palese sconfitta in Città resta l’unica speranza contro i populismi.
Bisogna andare a votare, perché non si puo’ delegare a nessuno il proprio voto, ci terrei che ci sia un forte appello al voto per domenica 19 giugno.
Detto questo , Napoli ha bisogno di essere governata.
Sono dell’idea che bisogna mettere in campo un’Agenda Napoli con l’aiuto del Governo Regionale e di quello Nazionale.
In queste ore quello che accade in città è il sintomo di un degrado urbano e una carenza di una economia sociale senza precedenti.
Questo presente non è migliore del passato che fu , e le responsabilità sono anche di chi ci ha governato , nel bene o nel male, negli ultimi 20 anni.
Lorenzo Guerini dice che a Napoli i democratici devono sentirsi liberi nel votare.
E’ impensabile chiedere a più di 85 mila persone di sentirsi liberi nel votare, cosi si regala la Città ad un demagogo e ad una nuova amministrazione che a mio avviso è peggiore di quella di oggi.
Il Partito di fatto è già commissariato , non biosogna aspettare il ballottaggio per prendere una decisione, e per il bene di tutti questa non potrà ricadere ne sul non voto e ne su De Magistris.