NICODEMO(pd)”E’ UN VOTO DI CAMBIAMENTO,NON DI PROTESTA.”

è un voto di cambiamento, non di protesta’.

Mi convince questa lettura, perché elimina ogni alibi, e allo stesso tempo dimensiona alla giusta misura quello che è successo alle amministrative.
D’altronde quando gli elettori scelgono, hanno sempre ragione, e quando scelgono, scelgono seguendo una speranza. In molte città lo abbiamo saputo interpretare, in altre no, in altre ancora le sconfitte sono particolarmente dolorose. Abbiamo vinto dove non ce l’aspettavamo, abbiamo perso dove non avremmo dovuto. Abbiamo commesso errori? Sicuramente sì. Erano evitabili? Forse. Possiamo trarre una lettura nazionale unica? Direi proprio di no.
Il quadro nazionale ci dà troppe variabili, dal nord al sud. Ottime le affermazioni dei 5S, anche se hanno conquistato solo 20 comuni su 1300. Il cdx perde le due sfide più importanti a Milano e a Bologna (il vero sconfitto è Salvini), eppure conquista capoluoghi prima a guida csx. Il PD, con le sue vittorie e le sue sconfitte, resta il primo partito nazionale e l’unico partito competitivo in tutti i territori da Aosta a Lampedusa, l’unico con una leadership certa e stabile. Nei fatti è il punto di tenuta del sistema. Questo aspetto può essere un limite, ma anche la perfezione.
Un limite se veniamo percepiti come l’establishment, i palazzi, il muro contro cui sbatte il vento di cambiamento.
La perfezione se invece questo vento lo facciamo soffiare anche nelle nostre stanze, carico di istanze e domande, a cui solo noi possiamo dare risposte, perché solo noi siamo in grado di realizzarle. Perché la nostra è cultura di governo. Perché sappiamo cosa fare per cambiare le cose e lo stiamo facendo. Perché siamo riformisti, pragmatici e allo stesso tempo radicali.
In politica, come nella vita, si vince e si perde, ma in entrambi i casi l’importante è imparare dalle esperienze. Per questo sono fiducioso, molto fiducioso, il PD può uscire solo rafforzato da queste amministrative. D’altronde abbiamo un compito troppo importante, cambiare in meglio il Paese, e non molleremo di un centimetro.